“Alla vigilia della tragedia di Mattmark ricordiamo, con profonda tristezza e mai sopito dispiacere, la morte di numerosi operai, e tra loro molti italiani, impegnati sulle Alpi del Vallese nella costruzione del traforo del Lötschberg e di una diga”.E’ quanto si legge in un comunicato del Pd Svizzera.
“Sono trascorsi, oramai, quarantanove anni, ma quel sacrificio umano posto a favore della modernità, così come già prima era successo a Marcinelle ed in altri paesi di emigrazione italiana, riporta all’attualità politica la questione della mobilità lavorativa in entrata ed in uscita dall’Italia.
La nuova mobilità è spesso messa di fronte a mancanze di tutele, di sicurezza sul lavoro, di diritti negati che sfociano nella sopraffazione e nello sfruttamento dei lavoratori. Il sacrificio di tanti emigranti italiani ha segnato intere famiglie, ha tracciato ferite e inaridito i sentimenti di coloro che, partiti da diverse regioni povere della Penisola, riuscivano a trovare sostentamento dal lavoro e sognavano un futuro diverso per se stessi e per i figli.
Il monito di queste storie individuali e collettive – conclude la nota targata Pd – ci rafforza nella riflessione per andare oltre il ricordo ed i riti di circostanza, perché tali tragedie non si ripetano più né nella ricca ed opulenta Europa né altrove. Con gratitudine e profonda mestizia verso le vittime, sabato trenta agosto una delegazione del Partito democratico in Svizzera parteciperà alla commemorazione dei lavoratori morti nella tragedia di Mattmark”.
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