L’assemblea dei Mille per l’Italia, voluta dal Presidente Fini, che si è svolta ad Arezzo domenica scorsa, ha permesso a numerose personalità della società civile di esporre proposte per una politica nuova. L’Italia ha bisogno di una visione credibile di futuro e di un’iniezione di coraggio. L’Italia ha bisogno di nuovi protagonisti per la vita pubblica, giovani e meno giovani, e chiede alle migliori risorse dell’attuale classe dirigente di accompagnare e favorire il cambiamento.
La demagogia e gli estremismi che dilagano in Europa ci pongono di fronte a sfide di dimensioni epocali, tanto importanti da poter forgiare lo spirito di un Paese. Sfide a cui sarebbe facile rispondere con soluzioni semplicistiche, consolatorie ed antipolitiche, disinvoltamente qualunquiste. Noi respingiamo una politica fatta di slogan, di stereotipi.
Tra l’esasperazione dei problemi e la loro negazione scegliamo la via della responsabilità.
Gli italiani nel Mondo, memori dell’insegnamento di Mirko Tremaglia, si sentono partecipi a pieno titolo alla vita politica dell’Italia. Gli italiani nel mondo rappresentano una grande risorsa per la promozione e lo sviluppo della cultura e del Made in Italy nel mondo.
Il progetto politico lanciato domenica scorsa da Pierferdinando Casini e da Gianfranco Fini vuole unire tutti gli italiani che hanno una certa idea dell’Italia, più attenta al merito, alla competizione, alla solidarietà, intollerante contro il dilagare della corruzione e del malcostume. Un’Italia che, proseguendo nell’attuazione dell’agenda Monti, possa continuare nel recupero della credibilità internazionale e possa procedere al risanamento delle proprie finanze, senza trascurare lo sviluppo economico.
Noi difendiamo una certa idea dell’Italia, inserita in un’Europa che sia vista dai suoi cittadini come un elemento di unione, di coesione e di protezione. Noi difendiamo una certa idea dell’Italia che rifugge le scorciatoie, le raccomandazioni ed i populismi. Noi difendiamo una certa idea dell’Italia rispettosa dei diritti delle minoranze, tollerante, aperta ma ferma nella difesa dei valori e dei principi repubblicani. Noi difendiamo una certa idea dell’Italia, che nel rispetto di tutti i culti religiosi, riaffermi il valore essenziale della laicità come grammatica comune a tutti i cittadini e come base per un nuovo patto repubblicano.
Crediamo nelle capacità dell’Italia di rialzarsi nei momenti difficili, nella straordinaria intelligenza del popolo italiano di comprendere le evoluzioni della storia e le necessità del tempo presente.
Crediamo che occorra dare un senso ai sacrifici che tanti cittadini italiani hanno dovuto compiere emigrando all’estero. Con il loro lavoro e con il loro ingegno, gli italiani residenti all’estero, si sono dimostrati i migliori ambasciatori dell’Italia nel mondo e, con le loro rimesse, hanno contribuito in maniera determinante alla ricostruzione ed allo sviluppo di vaste aree del nostro Paese. Mirko Tremaglia ha dedicato tutta la vita alla causa degli Italiani nel Mondo. Per onorarne la memoria occorre una svolta nelle politiche dell’italianità nel mondo.
Gli italiani nel mondo non hanno bisogno di enti inutili, occupati da decenni da personaggi auto-referenziali, che rappresentano solo se stessi e tengono in ostaggio partiti ed istituzioni. Gli italiani nel mondo vogliono essere in prima fila nella ricostruzione politica e morale dell’Italia, nella costruzione di un’Europa federale.
Per questo motivo la nuova lista civica per l’Italia vuole aprirsi, anche tra gli italiani nel mondo, a tutti coloro che vogliono lavorare per costruire un avvenire migliore per il nostro Paese. Non siamo interessati a copiare il modello di altri partiti e movimenti. Non vogliamo distribuire né cariche, né medagliette di cartone. Vogliamo il primato delle idee, vogliamo dar vita ad una nuova politica che possa dare voce a tutti coloro che oggi vogliono un reale rinnovamento. Per questo lanciamo ufficialmente la campagna per i Mille per l’Europa: mille assemblee di mille persone con mille proposte per l’Italia e per gli italiani nel mondo!
Andrea Verde (Francia)
Vincenzo Zaccarini (Regno Unito)
Mario Caruso (Germania)
Manuela Orrigo (Svizzera)
Pierluigi Bruno (Svizzera)
Antonio de Vellis (Francia)
Sandro Simiz (Svizzera)
Angelo Tambè (Germania)
Paola Bertini (Francia)
Gian Carlo Figliozzi (Regno Unito)
Alessandro Occhiobuono (Ungheria)
Gianfranco Romagnoli (Ungheria)
Ivana Mattei (Repubblica Ceca)
Pasquale Di Raimo (Svizzera)
Giancarlo Cavalieri (Francia)
Antonio Iandolo (Francia)
Luigi Pace (Belgio)
Luisa Arbizzoni (Lussemburgo)
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