Anche quest’anno, sul sito minerario del Bois du Cazier – entrato a far parte nel 2012 dei siti patrimonio mondiale dell’Unesco – si terranno le cerimonie di commemorazione di una delle più grandi tragedie minerarie dei tempi moderni. 262 dei 274 minatori in servizio quel tragico 8 agosto 1956 non avrebbero rivisto la luce del sole: 136 di loro erano italiani. Di questi, 60 erano abruzzesi e ben 23 provenivano dallo stesso comune in provincia di Pescara, Manoppello. Gli altri provenivano da 13 delle 20 regioni italiane: oltre all’Abruzzo, erano arrivati in Belgio da Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Veneto. Quest’anno, insieme alla presidente della Camera Laura Boldrini ed alle autorità diplomatiche e consolari italiane (ambasciatore a Bruxelles Bastianelli e console generale a Charleroi Palmieri), alla commemorazione parteciperà il vice ministro degli Esteri con delega per gli italiani all’estero Bruno Archi, che renderà omaggio ai caduti sul lavoro in miniera e porterà con sé il messaggio indirizzato per l’occasione dal ministro degli Esteri Bonino.
"L’emigrazione è parte integrante e indissolubile della nostra Nazione e della nostra Storia – afferma Bonino – chi ha lasciato e ancora oggi lascia l’Italia contribuisce con la propria attività alla crescita del nostro Paese e di quelli di destinazione, dando lustro ai valori più positivi dell’italianità nel mondo e contribuendo con il proprio apporto allo sviluppo delle società di accoglienza". Nel corso della cerimonia che avrà luogo domani – 8 agosto, che dal 2001 è stata ufficialmente proclamata "Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo" – Archi depositerà la tradizionale corona di fiori al monumento edificato a memoria della tragedia nel cimitero di Marcinelle, poi assisterà alle ulteriori commemorazioni presso il Bois du Cazier, oggi riconvertito nel Museo della Memoria.
Nel pomeriggio il viceministro avrà anche modo di ripercorrere la storia del disastro attraverso il materiale video realizzato a suo tempo e ritrasmesso ancora oggi nelle sale del Bois du Cazier, oltre che attraverso le testimonianze di chi ha vissuto personalmente la storia dell’emigrazione mineraria italiana in Belgio. Nell’occasione Archi consegnerà l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia all’82enne Luigi Capierri, emigrato in Belgio nel 1947 dalla provincia di Bari, che è stato "minatore di fondo" per 31 anni e puntualmente ogni 8 agosto, nonostante la precarietà del proprio stato di salute, prende parte alle celebrazioni.
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