L’avvio dello studio per la creazione del Museo nazionale dell’emigrazione a Genova, il supporto economico a iniziative sul territorio finalizzate al mantenimento del legame tra le comunità liguri all’estero e la propria terra di origine, l’intestazione della sala all’undicesimo piano del palazzo della Regione di via Fieschi ai "Liguri nel mondo", l’istituzione di 20 borse di studio per ragazzi di origini liguri residenti all’estero per la partecipazione al corso di lingua e cultura italiana del Centro studi. Ecco alcune delle iniziative, dirette dalla Regione Liguria, contenute nel programma attuativo in materia di Emigrazione 2016, varato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale.
Nel documento sono previsti, inoltre, interventi di sussidiarietà per emigrati liguri all’estero che, segnalati dalle associazioni, si trovino in difficoltà e contributi diretti a favorire la prima sistemazione di famiglie che, dopo almeno quattro anni di permanenza all’estero, vogliano tornare a vivere in Liguria.
Il programma approderà in Consiglio regionale per l’approvazione.
"Mantenere un costante dialogo con le varie comunità dei liguri nel mondo – ha spiegato la vicepresidente della Giunta e assessore regionale all’Emigrazione, Sonia Viale – è un preciso impegno di questa amministrazione regionale". Così la Regione Liguria, governata dall’azzurro Giovanni Toti, consigliere politico di Silvio Berlusconi, si dimostra sensibile alle necessità di chi ha dovuto lasciare la propria amata terra per andare a cercare fortuna oltre confine.
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