Una riunione di famiglia. Ci ha pensato Steve Shirripa che, per chi non lo ricordasse, interpretava Bobby Baccalieri nella serie tv di grande successo
‘Sopranos’. Qualche telefonata e in poco tempo ha rimesso assieme i vecchi compagni James Gandolfini, Michael Imperioli, Vincent Curatola e Tony Sirico. Tutti o quasi i ‘Sopranos’ per un film ‘Nicky Deuce’, tratto da una novella scritta proprio da Shirripa. "Loro sapevano come mi sentivo, che era tanto tempo che avevo voluto fare questo film – ha raccontato Shirripa – così quando è arrivato il momento ho chiamato e ognuno di loro, senza esitazione, mi ha risposto: ‘Naturalmente ci sarò’ e così è stato". Il libro, che ha lo stesso nome del film, è stato scritto da Shirripa nel 2005 e due anni dopo i diritti sono stati venduti a Nickelodeon, chiamata sempre più semplicemente ‘Nick, una televisione nata nel 1977 con il nome di ‘The Pinwheel Network’, poi cambiato in quello attuale nel 1979, di proprietà della Viacom, dedicata alla fascia d’età che va dagli 11 ai 16 anni. Un network di successo, visto da migliaia di ragazzini in tutti gli States. E il libro di Shirripa è proprio dedicato ai teenager. "Per realizzare il film – ha raccontato l’autore del libro – mi ci sono voluti sei lunghi anni, molti scripts, tanti sceneggiatori, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Abbiamo girato le riprese a Montreal, poi a Brooklyn. Un bella troupe e il regista, John Rosenbaum, è stato ottimo. Tante volte si fanno delle cose che riescono bene, altre che invece non vanno troppo. Questa è stata davvero buona".
Tutti si sono divertiti. "Noi siamo i Sopranos – ha detto Vincent Curatola che nella celeberrima serie interpretava Johnny Sack – possiamo divertirci facendo qualsiasi cosa, basta che siamo assieme. E poi proviamo ogni ristorante che incontriamo, è una abitudine che ci portiamo dietro dal 1998".
Nel film, che ha avuto la sua prima sul canale tv l’altra settimana, presenta anche un Jim Gandolfini diverso da quello che si era abituati a osservare nella serie di HBO ‘Sopranos’. "Quello che fa Gandolfini fa ridere, non si è mai visto in una commedia – ha sottolineato Shirripa – anche Michael Imperioli che non è certo conosciuto per questo tipo di ruoli ha fatto un grande lavoro, come del resto Vince. Tutti sono stati grandi". Tutto bello, si sono divertiti, la prima è stata seguita, ma c’è qualcuno che invece si è arrabbiato, e forte. Un’altra volta, come successe per i ‘Sopranos’.
‘Italian American One Voice Coalition’, organizzazione nata per la lotta contro i pregiudizi e gli stereotipi e che difende l’eredità e le tradizioni degli italo-americani, infatti si è sollevata contro i ‘Sopranos’ in versione teenager. Creata da Manny Alfano IAOVC ormai è presente in tutti gli angoli degli States e la missione è di proteggere gli italo-americani, ma anche qualsiasi altra etnia che venga danneggiata da inaccettabili, logori stereotipi in ogni settore, dai media al cinema, dalla politica all’arte. Ecco che allora nel mirino dell’organizzazione sono finiti prima i ‘Sopranos’ e adesso anche chiamiamoli i figli, cioè il film destinato ai teeneger firmato da Shirripa. Il motivo è la trama ovviamente, perchè il film ‘Nicky Duece’, racconta la storia di un ragazzino, interpretato da Noah Munck, che si trasforma in un mini-mafioso una volta che va a stare con lo zio a Brooklyn. Insomma le solite cose e per questo motivo la IAOVC ha raccomandato alle famiglie di boicottare il film, aggiungendo che la scelta del network Nickelodeon di trasmettere la pellicola è stata irresponsabile. "Questo genere di televisione trash adesso vuole lavare il cervello anche alle nuove generazioni con il solito stereotipo, insidioso e doloroso, che riguarda gli italo-americani – ha detto il presidente fondatore Manny Alfano – il nostro appello lanciato a tutti i genitori è che non facciano guardare ai loro figli questa spazzatura. È riprovevole che un network come Nickelodeon trasmetta questo genere di pellicola stereotipata sugli ital;o-americani". Un attacco violento che però non ha impedito la trasmissione di ‘Nicky Duece’, ma che ancora una volta ha riaperto un discorso che, probabilmente, non troverà mai la parola fine.
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