Si è tenuto lo scorso fine settimana, a Verona, il primo congresso MAIE Europa. Tanti i saluti inviati da personalità politiche, ma non solo. Ecco qui di seguito il saluto di Eugenio Marino, responsabile del Partito Democratico per gli italiani nel mondo.
Cari amici del MAIE,
vi ringrazio per avermi invitato al vostro I° Congresso Europa, purtroppo impegni relativi all’organizzazione delle primarie del centrosinistra mi impediscono di essere presente a Verona.
Ho piacere però di inviarvi un saluto, congratulandomi con voi per aver scelto il termine “congresso” per la vostra assise. Questo termine caratterizza fortemente, da sempre, le assemblee dei partiti e dei sindacati e dunque avvicina anche voi alle consuetudini democratiche di questo tipo di organizzazioni che hanno fatto la storia d’Italia e non solo.
In questi anni, troppo spesso si è genericamente denigrata la “forma partito” e quella del sindacato come gli epicentri del degrado civile e politico del Paese. Come se tutti i partiti e tutti i sindacati fossero uguali, tutti corrotti e tutti inadeguati a svolgere l’alto compito di
rappresentanza democratica che la Costituzione attribuisce loro. Un atteggiamento che ha finito per rafforzare pericolosi fenomeni antipolitici, populisti e anti istituzionali come il grillismo e il becero trasformismo di questi anni. Decidere di darsi strutture e linguaggi sempre più vicini alla storia dei partiti e a quella sindacale, invece, è una buona notizia per la democrazia e per quel sano dialogo tra “forze politiche” – come scrivete nel vostro invito – che “hanno seriamente a cuore le sorti degli italiani nel mondo” e dell’Italia.
Mai come in questo momento, infatti, l’Italia e gli italiani avrebbero bisogno di una politica e di partiti forti, consapevoli di sé e del proprio imprescindibile ruolo nella vita democratica. Sono certo che il Maie, con l’avvio di questo percorso, che spero sarà anche programmatico, saprà distinguere, sul territorio e in Parlamento, tra partito e partito, tra visioni politiche dell’Italia e del mondo, e insieme valutare azioni e coerenze dei singoli rispetto alle organizzazioni di cui fanno parte. Auguri, dunque, e buon lavoro.
Eugenio Marino, Responsabile nazionale italiani nel mondo per il Pd
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