Mentre la rete consolare italiana nel mondo viene fatta a pezzi dall’esecutivo guidato da Matteo Renzi con l’alibi della spending review, la Farnesina è pronta ad assumere nuovi diplomatici. Come racconta un articolo del Fatto Quotidiano, arriva anche quest’anno il concorso per la carriera diplomatica: 35 posti per nuovi segretari di legazione.
Le ambasciate e i consolati chiudono, gli istituti di cultura vengono decimati, ma il ministero degli Esteri riesce, chissà come, a trovare i soldi per assumere nuovo personale.
Il governo Renzi non è ancora riuscito a risolvere la questione che riguarda l’Imu degli italiani all’estero, non ha ancora spiegato come e quando si rinnoveranno gli organismi di rappresentanza degli italiani nel mondo (Comites e CGIE), abbandona di fatto a se stessi i connazionali residenti oltre confine, ma i nostri diplomatici continuano a godere di stipendi di lusso; e la Farnesina, “anziché mettere un freno alle assunzioni, come succede in tutte le altre categorie di dipendenti statali, che sono alle prese con il blocco del turn over e vedono ridursi ogni anno le piante organiche”, si prepara ad aumentare il numero dei diplomatici, che continua a crescere: “909 nel 2010, 919 due anni dopo per salire agli attuali 923”.
Scrive il Fatto Quotidiano: “L’ultimo bando, con scadenza il 26 maggio, prevede l’assunzione di 35 nuovi diplomatici per fare fronte alle esigenze dell’Unione Europea, di Expo 2015 e perfino del semestre di presidenza dell’Ue. Al di là del fatto che, quando i nuovi segretari di legazione metteranno piede per la prima volta alla Farnesina, il semestre europeo sarà già iniziato da un pezzo, anche le assunzioni per Expo comportano l’assunzione a tempo indeterminato di personale che, una volta terminata l’esposizione, rimarrà a libro paga del Mae. Il bando spiega poi che agli esclusi ritenuti idonei ‘potrà essere richiesto (…) di essere presi in considerazione (..) ai fini di un eventuale impiego presso gli Organismi di informazione e sicurezza’. In altre parole, chi non riuscirà ad ottenere l’assunzione alla Farnesina potrebbe essere dirottato ai servizi segreti, anche se i nominativi dei candidati e degli idonei saranno pubblici e accessibili a tutti”.
Sempre più diplomatici pagati dal ministero, dunque. Personale che tuttavia di rado svolge davvero attività diplomatica in giro per il mondo. Pensate che i diplomatici con sede a Roma sono sempre di più: 423 a inizio 2013, a fronte dei 387 di due anni prima. E’ come se venissero parcheggiati, tenuti lì, senza svolgere attività diplomatica in senso stretto, ma comunque pagati.
Anche in un periodo di tagli alla rete consolare, i diplomatici si salvano sempre. “Gli organigrammi rivelano che la pianta organica dirigenziale si è ridotta da 1.120 unità a 1.019, peraltro meno del 10%, ma nessun diplomatico ha perso il posto, visto che quelli in servizio sono ancora e sempre 923. E presto, come si e’ detto, la platea degli aventi diritto sarà pure ampliata”.
Tagli alla spesa pubblica? Va bene. Ma come viene portata avanti la “razionalizzazione” da parte della Farnesina? Quale criterio viene seguito? Finora la vera vittima è stata la rete delle nostre rappresentanze estere. Il ministero degli Esteri ci appare cieco di fronte all’evidenza: la realtà è che l’Italia sta massacrando gli italiani all’estero, i connazionali che oltre confine lavorano e producono, le imprese italiane nel mondo, la nostra lingua e la nostra cultura, il made in Italy che ogni giorno arriva nei cinque continenti. Altro che spending review! Ambasciate e consolati vengono chiusi sulla pelle degli italiani nel mondo, e a farne le spese sarà tutto il Sistema Italia. Ambasciatori e consoli continuano a guadagnare tanti bei quattrini ogni mese, i diplomatici aumentano, ma il nostro Paese oltre confine ammaina il tricolore.
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