Guglielmo Picchi, deputato PdL eletto nella ripartizione Europa, in questo periodo deve essere proprio stanco: forse troppo lavoro (???), o magari è l’aria di campagna elettorale che si fa sentire con sempre maggiore forza e che lo costringe a riflessioni sul proprio futuro.
E così l’eletto all’estero, come è solito fare, si sfoga sui social network. E su Facebook mette a disposizioni di tutti le sue elucubrazioni politiche. Questa è del 9 ottobre: “Sai che ridere se UDC MAIE si deve alleare con il PDL…che diranno i vomitatori d’odio?”. E poi due giorni fa: “A questo punto alleanza UDC PDL Lega sembra inevitabile. Programma liberale x la crescita. Chi il premier?”.
Venerdì scorso cerca di tenersi su commentando con entusiasmo i dati di un sondaggio: “Ottimo sondaggio #agorarai dopo anche formigoni siamo ancora al 15!!!”. Tradotto: Picchi è contento di un PdL al 15%. Mah.
Prova a ironizzare, accennando a Beppe Grillo: “se attraversare uno stretto fa vincere le elezioni annuncio che attraverserò la Manica”. Che comico, questo Picchi! Se Beppe Grillo – che vincerà le elezioni non certo per aver attraversato lo Stretto… – è il comico genovese, Picchi è senza dubbio il giullare fiorentino. Davvero esilarante, non credete?
Poi l’eletto dagli italiani residenti nel Vecchio Continente si concentra sul tema che riguarda il voto degli italiani nel mondo. All’improvviso è assalito dai dubbi: “Modifica del voto estero inaccettabile. Almeno so che non mi ricandiderò, ma posso uscire a testa alta”. Non si ricandiderà? Mmmmmm….
E ancora, pessimismo nero: “Momento di grande confusione politica. Importante ascoltare la gente, le imprese, le famiglie, per capirne fino in fondo i drammi quotidiani. Poi la domanda sono in grado di dare risposte alle difficoltà quotidiane? Forse non basta essere adeguati ed impegnarsi, serve anche clima favorevole per farlo. Non so oggettivamente se il clima intorno a me mi debba spingere o meno a proseguire mio impegno”. Avete capito? Picchi vede la situazione con occhi impauriti e preoccupati. Rifletta, il deputato: se davvero così stanno le cose, se questi sono i suoi sentimenti, potrebbe rischiare di spendere oltre 300mila euro in una campagna elettorale che potrebbe vederlo perdente alla fine della corsa. Un suggerimento all’eletto: si tenga i quattrini, ha già fatto due legislature. Vada a casa e lasci il posto ad altri.
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