Laura Garavini è deputata del Partito Democratico, eletta nella ripartizione estera Europa. In Parlamento è diventata capogruppo del PD in Commissione Antimafia. Da aprile 2013 è componente dell’Ufficio di Presidenza del gruppo del PD alla Camera. Nella XVII legislatura fa parte delle Commissioni Esteri, Antimafia e della Giunta per le autorizzazioni.
ItaliaChiamaItalia ha intervistato l’On. Garavini per fare il punto della situazione sulle attività del Pd in Europa. Abbiamo parlato con lei di fondi per gli italiani all’estero, cittadinanza e Imu.
On. Garavini, quali sono le attività attuali del Pd in Europa e quali le priorità?
“Abbiamo a breve in programma un’iniziativa a Londra, l’Assemblea dei Circoli, proprio per proseguire il lavoro anche sui territori. Ritengo che la priorità più attuale sia la lingua e la cultura italiana. Accanto alla promozione e a un ragionamento sulla riforma dell’insegnamento della lingua e cultura italiana, c’è anche il processo di riforma del CGIE, quel CGIE che è stato reinsediato, insieme agli organi rappresentativi sui territori, ovvero i Comites, proprio grazie all’azione politica del nostro Governo, espressione del PD. Da parte nostra c’è la volontà di un profondo coinvolgimento anche delle rappresentanze che si riconoscono nel centro sinistra per elaborare un processo di riforma in cui il CGIE sarà protagonista. L’impegno da parte del PD sarà costruire un dialogo il più partecipato possibile e il confronto andrà soprattutto in queste due direzioni: riforma della lingua e cultura italiana e riforma del CGIE”.
Nell’ultimo CGIE lei ha detto che per gli italiani all’estero è tutto piuttosto positivo e che Renzi finalmente riconosce il ruolo degli italiani nel mondo. Non è un commento un po’ azzardato?
“E’ evidente che abbiamo un Governo di centro sinistra che si sta occupando e sta radicalmente cambiando l’approccio con gli italiani all’estero. Al di là delle polemiche populistiche, i singoli cittadini non possono che prendere atto di un radicale cambiamento di atteggiamento e di politiche”.
C’è chi afferma che il recupero di circa 5milioni di euro è il frutto di un patteggiamento tra lei e Matteo Renzi. Quanto è vera questa affermazione?
“Sono speculazioni ridicole. Poi è vero che la politica è contrattazione. La politica è anche il tentativo di trovare delle soluzioni ai problemi. È chiaro che davanti a delle carenze oggettive di risorse bisogna sempre scegliere le priorità e prendere delle decisioni a volte anche dolorose. Noi ci troviamo di fronte ad un Governo che per la prima volta dopo diversi anni dà attenzione alle comunità degli italiani all’estero. Dà risposte vere e finanziamenti concreti. Chi è all’opposizione può essere infastidito da questo, ma noi rispondiamo con i fatti, non con gli insulti”.
Però ci sono stati effettivamente dei tagli ai fondi stanziati. Tagli fatti anche all’insegnamento della lingua e cultura italiana all’estero, nonostante Renzi abbia ribadito, solo pochi giorni fa, dell’importanza della lingua italiana nel mondo. Come si spiega questo?
“È la prima volta che nella legge di stabilità abbiamo ripristinato risorse per gli italiani nel mondo. Risorse che si aggirano intorno ai 30milioni di euro perché abbiamo previsto ingenti fondi per la messa in sicurezza dei consolati, per lingua e cultura, per la stampa, per la rete delle Camere di Commercio e altro ancora. Una serie di risorse che negli anni passati non sono state neanche immaginate bensì tagliate ripetutamente nel tempo. Oggi c’è un cambio di rotta ed è evidente anche dagli incontri del Presidente del Consiglio all’estero. Infatti nei suoi viaggi incontra spesso anche le comunità di italiani per toccare con mano quelle che sono le esigenze dei nostri connazionali. Allo stesso tempo c’è la consapevolezza dello straordinario valore che queste realtà all’estero ricoprono, sia per l’insegnamento della lingua e cultura italiana sia per i poli di eccellenza economici e produttivi promossi dall’Italia”.
Lei pensa che con Renzi sia davvero la volta buona per gli italiani nel mondo?
“Non lo penso. Ne prendo atto. Perché è così e chi non lo vuole ammettere fa mera strumentalizzazione di parte”.
È vero che lei e i suoi colleghi vi siete impegnati per non portare avanti la richiesta di estensione dell’Imu a tutti e che per salvare la faccia avete chiesto l’estensione della Tasi per i pensionati?
“No, non è vero. Bisogna sempre distinguere la polemica strumentale politica da quelli che sono i fatti. I fatti dicono che io e altri colleghi eletti all’estero del Pd siamo addirittura primi firmatari di proposte di legge che prevedono l’estensione dell’esenzione dell’Imu e di conseguenza anche della Tasi, per gli italiani all’estero. Questi sono fatti. Non sono opinioni e chiunque sostenga il contrario fa strumentalizzazione politica cercando di gettare fumo e fango rispetto ai fatti che rimangono oggettivi”.
In tema di cittadinanza, cosa devono aspettarsi gli italiani all’estero?
“Su questo recentemente ha risposto anche il Ministro Alfano in aula. Sicuramente c’è la sensibilità del Governo sul tema e sarebbe auspicabile prevedere il riconoscimento della cittadinanza italiana per quei casi specifici che riguardano gli italiani all’estero. Ad esempio il riconoscimento per coloro che l’hanno persa per acquisire quella locale, senza la necessità di dover rientrare in Italia. Il nostro impegno sarà quello di continuare ad insistere e seguiremo questo provvedimento, sperando che si arrivi al più presto alla conclusione dell’iter parlamentare”.
Le va di dirci cosa è accaduto tra lei e l’onorevole Micheloni qualche settimana fa?
“C’è stato un intervento da parte del collega che ha usato toni e modalità secondo me discutibili. Non c’è stato botta e risposta. Io evito di promuovere polemiche e credo sia sufficiente attenersi ai fatti e mettere in risalto il grande salto di qualità che c’è nelle azioni e nelle politiche del nostro Governo per gli italiani nel mondo. A me preme soprattutto mettere in risalto questo e se alcuni colleghi intendono fare i primi della classe sottolineando di essere gli autori di determinati risultati, lascio volentieri a loro queste scaramucce. A me fa piacere concentrami sui risultati e sulla valorizzazione delle importanti risposte politiche da parte del Governo Renzi”.
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