Follia Comites: il Garante della privacy, come annunciato in anteprima da ItaliaChiamaItalia nelle scorse ore, ha dato il proprio ok alla consegna dell’elenco degli elettori a liste e candidati. Giungono i primi commenti, positivi, da parte degli eletti oltre confine. Tra questi, il primo a farsi sentire è l’On. Marco Fedi, Pd, residente in Australia: ora, dichiara, è “possibile fare campagna elettorale nei confronti di coloro che hanno liberamente deciso di iscriversi ad un elenco di elettori. Non saranno invece fornite indicazioni rispetto a chi ha deciso, altrettanto liberamente, di non iscriversi”.
Per l’eletto all’estero quella del Garante è “una scelta equilibrata dettata dalla profonda conoscenza delle tematiche relative alla protezione dei dati personali”. Tuttavia, “non possiamo dire la stessa cosa della Farnesina”.
Fedi è assai critico, infatti, nei confronti del ministero degli Esteri. Spiega il parlamentare: “Innanzitutto per non aver acquisito un parere preliminare prima del decreto. Dopo aver approvato un impianto normativo profondamente innovato, con l’inversione dell’opzione, che molti pensavano di poter trasferire anche sul piano del voto politico, il Ministero degli Esteri ha trascurato elementi fondamentali sul piano del trattamento dei dati personali!”.
Non è finita qui. Per Fedi questi “non sono stati gli unici problemi: abbiamo avuto il tira e molla sui tempi di iscrizione per il voto, prorogato e gestito malissimo. In alcune sedi abbiamo appreso che la gestione di posta in entrata non è stata sufficientemente dotata di ‘spazio’, la risorsa più facile ed immediata, il megabyte!”. Davvero il colmo, nel terzo millennio, dove le nuove tecnologie sono ormai protagoniste assolute.
In conclusione, secondo il deputato eletto oltre confine dopo le elezioni dei Comites “sarà indispensabile un serio e attento esame di tutto l’impianto normativo in vista della riforma, ma soprattutto una seria analisi ed una approfondita discussione sulla gestione del voto da parte del Ministero degli Esteri”. Noi di ItaliaChiamaItalia, che passo dopo passo abbiamo raccontato, dallo scorso dicembre ad oggi, tutte le difficoltà e i pasticci di questo rinnovo dei Comitati degli italiani all’estero, non possiamo che essere d’accordo.
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