Dalla grande cucina italiana in trasferta a Londra per le Olimpiadi un precetto morale: con le scorciatoie non si vince. Dopo ‘il ricordo di un panino alla mortadella’, che in realta’ e’ una spuma di mortadella lavorata per due giorni e servita con il classico ‘gnocco’ emiliano, una crostatina rotta su un rondello di verdure: ‘Oops mi e’ scivolato l’erbazzone’, e’ il ‘titolo’ che Massimo Bottura, lo star-chef modenese che secondo l’Academie Internationale de la Gastronomie di Parigi e’ il miglior cuoco del mondo, ha dato alla seconda portata del pranzo cucinato a Londra per Casa Italia nei giorni della volata finale delle Olimpiadi.
‘Oops’ ha una doppia dedica: ‘La prima a Damien Hirst’, l’artista britannico di cui e’ in corso una grande retrospettiva alla Tate Modern e al suo stream painting, ma anche alla tuffatrice italiana Tania Cagnotto, ‘degna erede di suo padre Giorgio’. Tania ha mancato la medaglia di un soffio ma ‘ha mostrato di saper perdere. E perdendo ha mandato all’Italia il messaggio di cui ha bisogno. Che non si vince con le scorciatoie’, ha detto Bottura: ed e’ un messaggio ‘epico per un paese che deve recuperare questo tipo di valori’.
Reduce da Taiwan e sulla via di Mosca lo star-chef di Osteria Francescana ieri ha cenato con il gotha dell’alta cucina internazionale: il londinese Heston Blumenthal, il newyorchese Daniel Boulud, Claude Bosi ‘che quando ha saputo che ero qui ha chiuso la cucina di Hibiscus a Mayfair e e ci ha raggiunti’.
Bottura ha il suo account di Twitter che esplode di richieste ma per Casa Italia ha deciso di cucinare due pranzi soltanto per un totale di 400 coperti. Una performance d’autore nel quadro di un programma varato da True Italian Food and Wine, un nuovo progetto per la valorizzazione del prodotto agroalimentare italiano autentico, di portare a Londra 2012 grandi cuochi dalle zone dell’Emilia colpite dal terremoto: domani e dopodomani in cucina sara’ Giovanna Guidetti la cui Osteria la Fefa di Finale Emilia si trova proprio sotto il campanile crollato diventato un po’ il simbolo del terremoto.
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