Roma – “In questo modo si rischia di generare confusione nell’elettorato che vive all’estero”. Nascosta dietro toni volutamente diplomatici, la bocciatura che il deputato Fli eletto all’estero, ripartizione Europa, Aldo Di Biagio rivolge all’idea di presentare liste singole alla Camera è in realtà secca e decisa. “Così – spiega ancora l’ex PdL a ItaliaChiamaItalia – diventa difficile far comprendere il messaggio dell’agenda Monti”. Viene da chiedersi, però, se queste preoccupazioni siano realmente legate alla comprensione dell’elettorato o, piuttosto, alle probabilità di rielezione. Forse l’onorevole sta preparando la strada per una più facile candidatura da senatore?
Onorevole Di Biagio, pochi giorni prima della pausa natalizia aveva invitato “organizzazioni, associazioni e movimenti di italiani all’estero a concentrarsi su una lista unitaria che accompagni il progetto Monti”. Qualcuno ha risposto al vostro invito? Come si colloca Fli nello scenario elettorale?
“Stiamo seguendo la situazione italiana, ipotizzando una lista unitaria al Senato e delle liste in rappresentanza dei singoli partiti alla Camera. Le continue evoluzioni di questi giorni, che dovranno definirsi con esattezza entro il nove gennaio, rendono difficile qualsiasi previsione a breve termine”.
Se decidesse di candidarsi nuovamente alla Camera, la decisione delle liste singole la coinvolgerebbe in prima persona. O sta pensando al Senato?
“Non ho ancora stabilito se presentarmi nuovamente alla Camera. È una decisione che sto valutando, anche in questo caso potrò essere più preciso solo dopo il nove gennaio”.
Quali saranno le prima tappe della sua campagna elettorale?
“Non ho ancora preventivato nulla, mi organizzerò a partire dalla seconda metà del mese”.
Chi confluirà nella lista unica?
“La lista unica si formerà grazie alla collaborazione tra le realtà che sostengono Monti e che sono rappresentate, come è noto, da Udc, Italia Futura di Montezemolo e Fli”.
Quali saranno le liste singole alla Camera? A questi tre partiti si uniranno altri movimenti o nuove realtà civiche?
“L’adesione di altre realtà è possibile in via ipotetica ma, per il momento, non si è concretizzata. Personalmente sarei stato maggiormente favorevole alla presentazione di una lista unitaria anche alla Camera, ma si tratta di un’opinione non condivisa dagli altri partiti che, invece, hanno ritenuto più opportuno confrontarsi con l’elettorato in maniera individuale”.
Non teme che gli elettori residenti all’estero vi faranno scontare l’appoggio a Monti?
“Come Fli abbiamo scelto di sostenere l’agenda Monti perché crediamo nel lavoro svolto dal premier e riteniamo il suo progetto degno di grande considerazione. Sono convinto che sia necessario l’intervento di una forza rinnovatrice nel nostro Paese e nel quadro politico generale, in questo momento fortemente confuso”.
Chi risiede all’estero, però, non può seguire e comprendere fino in fondo i motivi che portano a una lista unitaria o a liste singole.
“Personalmente ritengo che la presentazione di liste singole alla Camera rappresenti un elemento di confusione per la circoscrizione estero”, dichiara Di Biagio a Italiachiamaitalia.it, “avrei preferito evitare una situazione di questo tipo – prosegue -, ma la decisione finale non dipende da me ed è stabilita in base ad altre valutazioni ed esigenze. Nella nostra coalizione si uniscono più partiti ma, nonostante questa natura composta, è stato stabilito di andare divisi alla Camera e non mi resta che prendere atto della decisione”.
Ne prende atto con la consapevolezza che chi si candida all’estero rischia di perdere molti voti…
“Certamente la decisione di presentarsi divisi non gioverà alla circoscrizione estero. La pluralità di liste singole non aiuterà a fornire una definizione chiara del ruolo della lista Monti, in particolare nel collegio del Nord America, in Oceania e in Sud America dove assistiamo a un proliferare di liste civiche”.
Liste civiche in grado di mettere in difficoltà Fli?
“No, non credo che siano in grado di rappresentare un pericolo elettorale per noi. Ritengo, però, che il moltiplicarsi di realtà disgregate non sia produttivo in virtù della costruzione di un percorso parlamentare teso alla collaborazione tra forze che inseguono lo stesso obiettivo, l’interesse per gli italiani nel mondo”.
Lei rappresenta un profilo storicamente legato alla destra italiana. Prima An, poi Pdl, ora Fli. Le molteplici evoluzioni di cui si è reso protagonista penalizzeranno il centrodestra?
“Sono consapevole del fatto che, in questo momento, esiste un vuoto all’interno del centrodestra, bisognoso di rigenerarsi dopo l’esperienza del Pdl. Anche per questo motivo sosteniamo il progetto Monti, affinché isoli la lista del Pdl e restituisca alla politica una dialettica dignitosa, nella quale forze opposte si contrappongono in maniera sana e equilibrata”.
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