Cesare Battisti rischia di essere espulso dal Brasile. Il Supremo tribunale di giustizia brasiliano ha infatti respinto il ricorso dell’ex terrorista Cesare Battisti per la revisione di una condanna per uso di falsi timbri sul passaporto. Ora il caso e’ stato trasmesso al ministro della Giustizia Jose Eduardo Cardozo per "le misure ritenute ragionevoli". Il ministero della Giustizia ha già detto che si pronuncerà solo dopo avere letto la sentenza, che verrà pubblicata lunedì.
La legislazione brasiliana prevede l’espulsione per chi falsifica documenti per ottenere l’ingresso o la permanenza nel Paese. Il caso passa ora nelle mani del ministro della Giustizia, José Eduardo Cardozo. Il Supremo tribunale di giustizia non ha dubbi che Battisti abbia falsificato i timbri, in quanto reo confesso. Battisti stesso ha ammesso che i timbri sul suo passaporto erano falsi.
Battisti, ex terrorista condannato in contumacia in Italia all’ergastolo, dopo essere fuggito in Francia aveva deciso di partire per il Brasile, temendo l’estradizione. Nel 2007 venne arrestato nel paese sudamericano e dopo avere trascorso oltre 4 anni di carcere a Brasilia, fu liberato nel giugno del 2011. La Corte Suprema brasiliana decise di accordargli lo status di rifugiato politico. L’Italia chiese l’estradizione di Battisti, ma il Brasile rispose picche. Tuttavia, questa ultima sentenza potrebbe cambiare le cose.
Discussione su questo articolo