Nonostante oggi siano abitate da poco più di quattordicimila persone, per oltre un secolo le isole Eolie sono state fonte di emigranti verso il resto del mondo. Una delle principali mete di questo incredibile flusso di persone è stata l’Australia, dove i cittadini di origine eoliana sono migliaia e migliaia.
Sin dall’inizio del secolo scorso, gli Eoliani hanno trasferito in Australia le loro tradizioni e la loro cultura, unendo le forze per sostenersi reciprocamente nello sforzo di reimpiantarsi all’altro capo del mondo. A Melbourne, in particolare, ben novanta anni fa venne creata una società di mutuo soccorso, la Società Isole Eolie: era il 2 agosto del 1925, quando un piccolo gruppo di emigrati decise di riunirsi in un’associazione (la più antica di questo genere), che si sarebbe dotata di una sede pochi anni dopo. La Aeolian Hall ancora oggi ospita attività ricreative e rappresenta un punto di riferimento per molti.
Sabato scorso si è tenuta una grande cena di gala per celebrare il novantesimo anniversario della Società nella splendida cornice della sala da ballo Sanremo, una delle più eleganti della città. Alla serata sono intervenuti il Console Generale d’Italia Marco Maria Cerbo e i rappresentanti delle istituzioni, fra cui anche il Leader laburista Bill Shorten e il Ministro dell’Istruzione del Victoria James Merlino, anch’egli originario delle Eolie.
Di fronte ai quasi settecento ospiti, il Console Generale Cerbo ha lodato lo spirito di solidarietà degli emigrati eoliani, paragonandolo al leggendario tesoro nascosto dai pirati saraceni a Panarea, di cui ancora si favoleggia nelle storie raccontate dagli anziani eoliani ai loro nipoti.
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