Pietro Cappelli, coordinatore del Movimento Associativo Italiani all’Estero a San Gallo, Svizzera, ha partecipato ieri alla fiaccolata di protesta contro la chiusura del consolato d’Italia a San Gallo.
Cappelli e altre decine di persone hanno percorso le strade della città in maniera pacifica, ma determinati a dare voce con la propria partecipazione a tutti quegli italiani che subiscono un’ingiustizia e un danno dalle decisioni prese dal ministero degli Esteri italiano.
Cappelli, che è anche candidato alle Europee con la lista Io Cambio-MAIE (nella circoscrizione Isole), dichiara: “Continuiamo, come comunità italiana residente in Svizzera e come connazionali che vivono nella circoscrizione consolare di San Gallo, a organizzare iniziative tese a fare capire alle nostre istituzioni e al nostro governo che chiudere il nostro consolato è un errore gravissimo”.
“Oltre 60mila italiani – sottolinea l’esponente del MAIE – fanno riferimento al consolato di San Gallo; in questa circoscrizione consolare operano decine e decine di imprese italiane. Non molleremo, siamo decisi a continuare la battaglia democratica fino a quando sarà necessario. Siamo in attesa di conoscere, entro pochi giorni, la decisione definitiva della Farnesina, che ci auguriamo con forza possa sospendere la chiusura. Intanto – conclude – non si ferma la nostra protesta: la razionalizzazione delle spese deve colpire gli sprechi, e al Ministero degli Esteri se ne possono trovare tanti; colpire i cittadini nelle loro vita quotidiana è una misura irrazionale oltre che antidemocratica".
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