Roma – Credibilità è la parola d’ordine che Pd e Maie invocano, nella speranza che sia proprio la rinnovata fiducia dei mercati nei confronti dell’Italia a salvare l’economia dal baratro. Secondo il deputato Pd Franco Narducci “Monti è degno della massima considerazione e stima per le prove che ha dato di se stesso. È un uomo molto riservato e questo lascia sperare nella fine di un’epoca basata su gossip, scandali e politica dello spettacolo. Possiede un grande carisma e ne ha dato prova per ben due volte in un contesto di ampio respiro come l’Europa”.
"È importante – aggiunge Narducci a colloquio con Italiachiamaitalia.it – il fatto che in passato non abbia usato mezze parole sul neoliberalismo, la cui concezione della politica è molto lontana dalle posizioni di Monti che porta con sé un grande apporto di credibilità. Questo fattore è fondamentale poiché rappresenta il primo problema dell’Italia; come fanno i mercati a credere a un paese che, per anni, ha tollerato un premier e dei ministri invischiati? Ora è necessario che i sacrifici non colpiscano i soliti noti, ma si estendano a coloro che possiedano maggiori possibilità”.
“Mi preme sottolineare – specifica Narducci – che non condivido il fatto che la finanza si sia sostituita al potere politico ma, in questo momento, bisogna essere pragmatici e capire che non è possibile pensare alle elezioni, un default del nostro paese creerebbe un danno gravissimo non solo alla prossima generazione, ma anche a quella successiva. Chi, demagogicamente, invoca le urne sa molto bene che non è possibile, oppure ragiona utilizzando il solito metro italiano, finalizzato a conservare il proprio potere, ed è intenzionato a utilizzare questa legge elettorale per decidere autonomamente le candidature senza ragionare nell’interesse dell’Italia e del nostro sistema sociale ed economico”.
All’entusiasmo ‘montiano’ di Narducci fa eco la senatrice Mirella Giai. “In questo momento è importante aver preso decisioni che diano credibilità al nostro paese. Con l’attuale legge elettorale non si può andare ad elezioni, sono a favore di un governo di transizione che potrebbe dare fiducia ai mercati poiché questo è il dato di cui abbiamo bisogno”. “Berlusconi – conclude la senatrice – ha promesso che rinuncerà e rassegnerà le dimissioni, ma tutto questo non è ancora successo”. Non si fida? “Mi fido dei fatti reali, non delle cose annunciate. Aspettiamo che avvengano le dimissioni e poi Napolitano avvierà le consultazioni in maniera tale che si possa risolvere la situazione tra domenica sera o, al massimo, lunedì”. (BL)
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