In Congo è allarme stupri: il fenomeno ha raggiunto livelli impressionanti. Secondo dati Onu, 15mila sono state le violenze sessuali solo nel 2010. E il peggio è che i dati parziali del 2011 indicano che gli stupri sono aumentati.
Per questo a Goma la Cooperazione italiana ha organizzato un seminario per gettare i semi per una nuova generazione di medici, psicologi e operatori sociali in grado di assistere le vittime di violenza sessuale nella Repubblica democratica del Congo. Sì, perché per affrontare l’emergenze stupri è fondamentale il sostegno di operatori psico-sociali, importantissima la giusta formazione di personale sanitario.
Il convegno organizzato dalla nostra Cooperazione è il primo del suo genere mai realizzato in Congo: durante cinque giorni medici, infermieri, psichiatri, psicologi e operatori sociali provenienti da diverse parti del Paese e dall’estero sono stati messi a confronto. Sul tavolo dei lavori anche il tema della tutela delle vittime a livello normativo, attualmente molto ridotta a causa di una legislazione nazionale "morbida" nei confronti degli autori di violenza sessuale.
Paolo Urbano, responsabile medico della Cooperazione, spiega: “Il trauma non e’ solo fisico e psicologico, c’e’ anche l’aspetto sociologico. Una donna violentata e’ considerata impura e spesso viene ripudiata dalla famiglia e dalla comunità. Il nostro impegno e’ aiutare queste donne a reinserirsi nella società, anche attraverso percorsi formativi professionali".
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