"Il fenomeno della ‘pesificazione asimmetrica’ è uno dei problemi che affliggono maggiormente la comunità italiana residente in Argentina. Infatti, i connazionali titolari di una pensione INPS, a causa di una politica governativa che tende a restringere la libra circolazione delle valute straniere nel Paese, sono obbligati a riscuotere le proprie pensioni in pesos (pensioni ‘pesificate’) e in modo cosiddetto ‘asimmetrico’, ossia ad un cambio ufficiale molto sfavorevole rispetto a quello del mercato non ufficiale". Così ha dichiarato il Senatore Dott. Claudio Zin, che ha scritto al Presidente dell’INPS, Antonio Mastrapasqua, affinché intervenga perché tutti i pensionati all’estero residenti in Argentina possano essere garantiti nei loro diritti. "Ho ritenuto opportuno sollecitare un intervento del presidente Mastrapasqua su questo argomento – ha aggiunto il sen. Zin – anche in vista del prossimo appuntamento del Comitato per le questioni degli italiani all’estero. L’INPS deve cogliere l’appello dei tanti italiani – più di trentamila – che subiscono loro malgrado una grave ingiustizia e mettere in atto un’azione celere ed efficace, che favorisca lo sviluppo di ragionevoli e valide misure normative che impediscano la pesificazione obbligatoria".
Di seguito il testo della lettera:
Caro Presidente,
Scrivo a nome della comunità degli italiani dell’America Meridionale che rappresento in qualità di Senatore eletto all’estero, per richiamare alla sua attenzione la problematica del fenomeno della "pesificazione asimmetrica" delle pensioni italiane, una delle priorità per i parlamentari del partito MAIE, Movimento Associativo Italiani all’Estero, al quale appartengo.
Come già saprà, secondo la normativa prevista dalla legge nº 32 del 18 gennaio 1983, in materia di sicurezza sociale tra Italia e Argentina, le pensioni italiane liquidate in euro, corrisposte ai nostri connazionali residenti in Argentina, continuano ad essere pagate in pesos ad un cambio fissato dal governo in misura sensibilmente inferiore al prezzo reale di mercato (nel 2012 il 40% in meno). Una situazione questa che danneggia fortemente i nostri connazionali.
Tuttavia, la stessa legge, all’art. 31 par.2, prevede che qualora in uno o in entrambi gli Stati Contraenti venga istituito più di un mercato dei cambi o siano introdotte misure restrittive in materia di trasferimenti valutari, l’Autorità Competente dello Stato che si trova in una delle suddette situazioni (INPS), potrà intervenire presso l’Autorità corrispondente (ANSES) affinché venga instaurato un regime che consenta il trasferimento delle somme dovute al tasso di cambio più favorevole per i beneficiari.
In vista del prossimo appuntamento del Comitato per le questioni degli italiani all’estero, al quale fido voglia prendere parte, Le chiedo dunque di raccogliere gli appelli di quei 33.789 pensionati italiani residenti in Argentina per intervenire con un’azione celere ed efficace, che favorisca lo sviluppo di ragionevoli e valide misure normative, perché tutti gli italiani all’estero e, nel caso di specie, quelli residenti in Argentina, possano essere garantiti nei loro diritti.
L’occasione mi è gradita per porgere i miei più distinti saluti,
Sen. Dott. Claudio Zin
Vicepresidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero
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