Il rapimento di un nostro connazionale in Venezuela è finito in tragedia. Settimio Vassallo, imprenditorie italiano originario di Montesano Sulla Marcellana, in provincia di Salerno, è morto ammazzato nel Paese sudamericano. Il suo corpo senza vita è stato trovato lungo l’autostrada Gran Mariscal de Ayacucho, nel distretto Kempis, in direzione Guatire – Caucagua.
Vassallo aveva 78 anni ed era stato sequestrato da una banda di delinquenti lo scorso 17 agosto.
Non è il primo italiano che in Venezuela viene sequestrato e poi ucciso. E purtroppo, immaginiamo che non sarà l’ultimo. Fin quando il governo locale, quello guidato da Chavez, per intenderci, non contrasterà con il massimo della propria forza il fenomeno dei sequestri, nulla cambierà. La buona volontà delle nostre sedi diplomatiche sul territorio, non basta. Bisogna fare di più.
Intanto in Venezuela i nostri fratelli italiani continuano a perdere la propria libertà e la propria vita. Fino a quando?
RISCATTO PAGATO INUTILMENTE Secondo quanto apprende il nostro quotidiano online, la famiglia della vittima avrebbe pagato un riscatto per la liberazione del proprio parente. Ma inutilmente. Infatti, una volta ricevuto i quattrini, i rapitori hanno deciso ugualmente di ammazzare l’uomo. Forse perchè sanno che a loro non succederà nulla. Il delitto resterà senza alcun colpevole.
LA POLITICA TUTTA REAGISCA! ItaliaChiamaItalia invita la politica italiana, i parlamentari eletti all’estero, in particolare quelli residenti in Sud America, a darsi una mossa. Ma sul serio. Perché siamo stanchi tutti di notizie del genere, come quella che riguarda la tragica fine di Settimio Vassallo.
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