San Diego è una città meravigliosa e non solo per un clima straordinario che la rende perfetta o quasi durante tutto l’anno. A San Diego è bello il mare e le spiagge non finiscono più. A San Diego, e forse non tutti lo sanno, c’è una Little Italy che ha anche il proprio cartello, come si entrasse, davvero in un’altra città. Originariamente nella Little Italy, che si trova in downtown a San Diego, ci vivevano i pescatori italiani, ma adesso si è trasformata in uno dei quartiere più vivaci della città. Ristoranti, italiani ovviamente, ma anche rivendite di altri prodotti ‘made in tricolore’, poi gallerie, ma anche una zona residenziale. Poi si svolgono periodicamente feste, fiere e mercati e proprio sotto il nome autentico italiano, Mercato, si vendono prodotti alimentari coltivati dagli agricoltori della zona, proprio come se si fosse in qualche angolo d’Italia.
La nascita della Little Italy di San Diego la si deve in modo particolare al terremoto di San Francisco del 1906, quando tanti connazionali si trasferirono dal nord della California fino al sud, soprattutto pescatori che andavano alla ricerca dei tonni. Poi il declino, negli anni Settanta, quando la costruzione della Interstate 5, una superstrada, portò alla distruzione del 35% del quartiere. Con l’aggiunta poi del declino della pesca del tonno, ecco che Little Italy quasi rischiò di scomparire e per trent’anni ha vissuto nell’ombra, ma con la fondazione del 1996 della ‘Little Italy Association’ c’è stata la resurrezione, con l’apertura di ristoranti, ma anche rivendite di diversi prodotti, tutti, o la maggior parte dei quali, legati all’Italia. Poi lì nel 2006 l’Italian Historical Society di San Diego ha creato l’Italian Community Digital Archives, un progetto destinato a preservare la storia, la cultura italiana attraverso la raccolta di materiale fotografico e anche di artefatti. Ecco che allora ‘Little Italy’ è tornata a splendere sotto il sole di San Diego. Ma non è tutto, perchè dietro, o meglio a fianco, a questa rinascita, c’è un altro aspetto, poco conosciuto, messo in rilievo nei giorni scorsi da un articolo apparso sulla website di KPBS, televisione e radio della città californiana. Tom Fudge, autore del servizio, ha rivelato che nella contea di San Diego vivono almeno 2500 cittadini americani che hanno anche la cittadinanza italiana e questo numero è destinato soltanto a crescere. Perchè? Innanzitutto per l’impulso di Roberto Ruocco, napoletano, ex colonnello dell’aviazione, diventato un punto di riferimento della comunità italo-americana. "Si può dire – ha spiegato Ruocco – che c’è stata una grossa perdita per quello che riguarda l’investimento culturale su questi italiani e ora la legge li vuole indietro". L’ex colonnello incoraggia e aiuta chi ha i requisiti per ottenere il passaporto italiano e vedersi riconoscere un passato che non può, e in questo caso anche non si vuole, che vada perduto o comunque dimenticato. "Per l’Italia – continua – questa è l’occasione per poter recuperare le famiglie che generazioni fa hanno lasciato il Paese e che negli States hanno studiato e sono diventati dei professionisti. Nei momenti difficili sono stati tanti gli italiani costretti a emigrare e questo si è rivelato anche una enorme fuga di cervelli".
C’è poi un altro aspetto che Roberto Ruocco mette in evidenza e cioè il bassissimo tasso di natalità dell’Italia e questo è un motivo per cui si devono cercare e trovare coloro i quali una volta erano italiani e che adesso possono diventarlo nuovamente. "Dal momento che ora in Italia i nuovi nati sono soprattutto figli di africani, asiatici o immigrati provenienti dall’Est europeo, ecco che la identità italiana rischia di perdersi nel futuro". Un impegno che sta dando i suoi frutti e a San Diego e chi ha nel proprio DNA un po’ di sangue italiano sta andando alla ricerca di prove e documenti che gli possano permettere di ottenere il passaporto. Uno di questi, come racconta Tom Fudge, è Victor Laruccia, direttore del San Diego Italian Film Festival. "Emozionalmente – ha detto – è una connessione importante, ma io ho anche un nipote e mi piace davvero l’idea che possa decidere dove vivere, dove studiare e dove lavorare". Ecco che così se gli antenati degli italo-americani di San Diego decine e decine di anni fa decidero di lasciare l’Italia per trovare la fortuna negli States, adesso c’è la possibilità, se qualcuno ne avrà voglia, di fare il percorso opposto, o in ogni caso di avere la opportunità, eventualmente di poterlo fare.
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