“Il Partito Democratico in Svizzera augura alle delegazioni interparlamenari di amicizia italiane e svizzere, che si incontrano oggi e domani nella Confederazione elvetica, di raggiungere dei risultati lungimiranti tali da rinforzare il dialogo ripreso tra i due paesi. Riconosciamo al governo guidato da Mario Monti la sensibilità e l’attenzione con cui ha riaperto il dialogo su questioni molte delicate quali la fiscalità, i trasporti, la cooperazione transfrontaliera, l’energia ed non per ultimo la partecipazione della Svizzera all’esposizione universale di Milano nel 2015. A questi dossier che rivestono una rilevanza prioritaria per la promozione economica e finanziaria tra i due paesi, non dovrebbero essere da meno gli interessi degli attuali 520mila cittadini italiani residenti nella Confederazione elvetica e di coloro che, dopo aver trascorso una vita lavorativa in Svizzera, sono rientrati in Italia. Sono in molti gli italiani rientrati in Italia che continuano ad avere dei rapporti affettivi e di interessi legati alla loro trascorsa condizione di emigrati in Svizzera. Sarebbe indicato e auspicabile, che in questa fase interlocutoria, le delegazioni interparlamentari tenessero anche in considerazione le difficoltà in cui si trovano l’insegnamento e la promozione della lingua e delle cultura italiana, e che in materia di diritti venissero esaminate eventuali forme di sgravi fiscali e di facilitazioni per il ricongiungimento di ex emigrati con i propri congiunti di seconda e terza generazione, tutt’oggi residenti nella Confederazione elvetica”. E’ quanto si legge in un comunicato del Pd Svizzera.
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