Marco è seduto sulla cattedra, suona la chitarra e canta. No, non siamo durante la ricreazione, ma nel bel mezzo di una lezione d’italiano. La musica l’ha scritta Marco, bravissimo musicista e anima della rock-band del liceo, il testo della canzone è però una poesia di Zanzotto. Un applauso, qualche risata e subito si ridiventa seri. Il professor Carbonari fa il punto della situazione. “Nel testo ritroviamo elementi di barocco… il collegamento con Galileo è la Luna, scienziato, ma anche scrittore…”. I ragazzi ascoltano, alcuni alzano la mano e commentano… “Luna puella pallidula…” – È in questo momento che la porta si apre e entra la delegazione che accompagna l’Onorevole Narducci, in visita a Colonia per conto della commissione affari esteri, nell’ambito della “Indagine conoscitiva sulla promozione della cultura e della lingua italiana all’estero”.
In suo onore viene ripetuta la canzone e Marco riceve I meritati complimenti. Poi Narducci si rivolge alla classe, si informa sui motivi che spingono queste ragazze e questi ragazzi a frequentare una scuola italiana all’estero. Sì, vivere in Germania ma avere una chance anche in Italia, una porta sull’Europa, migliorare le proprie prospettive. A sentirli parlare, questi ragazzi sembrano molto più maturi degli anni che dimostrano fisicamente – beh, siamo in una IV liceo, l’anno prossimo avranno l’esame di stato. Sono preparati ad affrontarlo, Narducci se ne rende conto. Dice loro: “Siete un investimento nel futuro, questo l’Italia dovrebbe riconoscerlo”.
In questo momento l’Italia vive momenti difficili, ma proprio per questo è importante onorare la nostra identità culturale. “Chi non ha un’identità,” sottolinea Narducci, “ha grandi problemi. L’identità ci rende forti”.
L’Onorevole Narducci sa cosa significa vivere in emigrazione, lui stesso ha vissuto come emigrato ben 40 anni in Svizzera, prima di approdare alla Camera. “Nella vita è molto importante pensare in positivo,” sottolinea il deputato, “c’è sempre una sfida che ci aspetta. Il mondo è diventato molto complesso, essere dentro questo processo è importante”.
Prima di salutare per continuare la sua missione, Narducci ricorda ai ragazzi dell’Italo Svevo che non bisogna mai dimenticare il senso dei valori morali, e proprio nell’attuale società, che vive così di fretta, essi non vanno dati per scontato. In quel momento non si sente volare una mosca. I ragazzi sono serissimi, hanno capito, sapranno far buon uso di questa esperienza. La preside Luciana Stortoni sorride, ringrazia l’Onorevole Narducci per le sue parole, per la sua visita. Un attimo, e la classe torna ad essere quella di sempre: allegra e burlona, seria e diligente. “Crescere,” dice sottovoce la Stortoni, “non significa rompersi la schiena sui libri, significa vivere dei piccoli momenti e non dimenticarne il significato”. Per il prossimo anno scolastico sono previste altre visite di politici sia italiani che tedeschi. Il contatto con il mondo della politica è uno dei punti fondamentali delle attività formative extrascolastiche del Liceo Italo Svevo di Colonia.
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