ItaliaChiamaItalia propone in questa pagina, oltre agli interventi dei massimi rappresentanti delle istituzioni italiane, anche un video girato l’8 agosto del 2009, quando il nostro direttore, Ricky Filosa, ebbe l’onore di viaggiare insieme al presidente della Camera, Gianfranco Fini, all’indimenticabile ministro per gli italiani nel mondo, Mirko Tremaglia, e a una delegazione di parlamentari eletti all’estero. Il volo di Stato aveva come destinazione il Belgio: si andava a commemorare la Tragedia di Marcinelle. 3 anni dopo, rivedere questo video ci emoziona e sentire parlare Tremaglia ci commuove.
Il ministro degli Esteri Giulio Terzi, in un comunicato ricorda la Tragedia di Marcinelle, in cui persero la vita 262 minatori, di cui 136 italiani: proprio il giorno 8 agosto è stato scelto per celebrare la ‘Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo’: “Oggi il mio pensiero va a ogni italiano che nel mondo, con impegno e sacrificio, rende grande il nostro Paese”. Quella di Marcinelle, osserva Terzi, è “una delle piu’ dolorose pagine della storia dell’emigrazione e del lavoro nel nostro Paese”. “In tale giorno intendiamo non solo ricordare e commemorare i nostri connazionali vittime della tragedia occorsa nella miniera del Bois du Cazier, ma ricordare e rendere omaggio a tutte le cittadine ed i cittadini italiani che lasciarono il Paese e contribuirono, con il loro lavoro ed il loro sacrificio, allo sviluppo dell’Italia e dei rispettivi Paesi di accoglienza. Quegli italiani restano l’emblema di tutti i connazionali che, con la loro attivita’, manuale od intellettuale, contribuiscono a far crescere l’immagine e la percezione dell’Italia nel mondo, dando anche un concreto apporto, non solo lavorativo, ma anche di pensiero e di idee, alle società locali”. Il capo della diplomazia italiana si riferisce “ai pionieri dell’emigrazione, che con immenso coraggio lasciarono il nostro Paese in cerca di un futuro migliore, talvolta assoggettandosi a durissime condizioni di vita e di lavoro, e ai nuovi emigrati, che espatriano oggi in condizioni certo diverse, ma accomunati dalla medesima volonta’ di affermazione e di progresso. Gli italiani all’estero costituiscono, oggi come ieri, una preziosa risorsa per il Paese e motivo di arricchimento per l’Italia e per i Paesi di residenza. Celebrando il ricordo del sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo, intendiamo dunque tributare a tutti loro un doveroso riconoscimento, insieme al mio deferente omaggio ed al mio caldo ringraziamento”.
Il ministro Terzi ricorda anche la figura di Mirko Tremaglia: “Quest’anno, per la prima volta, la tragedia di Marcinelle viene ricordata senza che a far sentire la sua voce vi sia la grande personalita’ di Mirko Tremaglia, scomparso nel dicembre scorso”. Terzi, bergamasco come Tremaglia, ricorda l’unico ministro degli italiani nel mondo “come uomo di governo, che nella sua lunga attivita’ parlamentare e’ stato un insostituibile punto di riferimento per gli italiani all’estero, esprimendo e difendendo nel modo piu’ alto i valori che incarnano. Al nome di Tremaglia e’ legata la legge che consente il voto degli italiani all’estero per la quale l’uomo ha speso gran parte della sua attivita’ politica”.
NAPOLITANO "Il ricordo della terribile vicenda di Marcinelle e’ ancora vivo nelle famiglie e nei compagni delle vittime. Tutta l’Italia vi scorge l’emblema dei sacrifici affrontati dai lavoratori italiani emigrati in altri Paesi, impegnati a costruire un avvenire migliore per le giovani generazioni e un’Europa piu’ moderna e solidale. Il dramma che oggi rievocate e’ di stimolo alla incessante ricerca di condizioni di lavoro sicure e dignitose per tutti. Si tratta di un obiettivo che nemmeno oggi puo’ dirsi raggiunto e che deve continuare a impegnare le autorita’ italiane ed europee". Cosi’ il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 56esimo anniversario della tragedia di Marcinelle, per il tramite dell’Ambasciatore d’Italia a Bruxelles, Roberto Bettarini, in un messaggio in cui esprime "sentimenti di vicinanza a tutti coloro che interverranno agli odierni momenti commemorativi della tragedia del Bois du Cazier".
SCHIFANI "In occasione del cinquantaseiesimo anniversario della tragedia di Marcinelle, vorrei rendere omaggio ai 262 minatori, 136 dei quali erano italiani, che l’8 agosto 1956 persero la loro vita in quella miniera". Così il presidente del Senato, Renato Schifani. "Il sacrificio di questi uomini è stato ed è ancora oggi per tutti noi emblema di una generazione che, spinta ad emigrare alla ricerca di un futuro migliore, si è trovata spesso a confrontarsi con condizioni difficili di vita e di lavoro. E’ il ricordo – aggiunge Schifani – di un martirio che si è fatto storia, ma che al contempo rinnova la sua attualità ogni volta che i fatti di cronaca ci danno testimonianza di nuovi incidenti sui luoghi di lavoro. Il nostro impegno per garantire ai lavoratori condizioni ambientali sempre più sicure e rispettose della dignità umana e per evitare il ripetersi delle inaccettabili morti bianche deve fare tesoro di questa memoria storica. E’ un dovere irrinunciabile che ricade su ciascuno di noi, come dipendenti o imprenditori, cittadini o membri delle istituzioni rappresentative". "Nell’auspicio – conclude il presidente del Senato – che specialmente i giovani sappiano fare tesoro dell’abnegazione dei minatori di Marcinelle, porgo ai familiari delle vittime il mio commosso pensiero".
FINI "In occasione della tragedia mineraria di Marcinelle desidero rendere un commosso e doveroso omaggio ai tanti minatori vittime di quel drammatico evento, tra cui moltissimi nostri connazionali emigrati, il cui sacrificio deve costituire per tutti un forte monito a tutelare sempre e in ogni circostanza la vita, la salute e la dignita’ dei lavoratori". Lo afferma in una nota il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini. "Auspico – continua Fini – che il ricordo di questa tragedia, simbolo dei drammi patiti dal lavoro italiano in Europa e nel mondo, possa contribuire a diffondere tra le giovani generazioni i valori dell’accoglienza e della solidarieta’, promuovendo, al contempo, la piena integrazione degli immigrati e il concreto riconoscimento dei loro diritti. Rivolgo ai familiari delle vittime i sensi della mia solidale partecipazione".
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