Il presidente Silvio Berlusconi è tornato in campo, agguerrito e ottimista come sempre, determinato a sfidare il governo su programmi e consenso popolare, e a riprendersi la partita del derby con Matteo Renzi, prima nelle prossime amministrative e subito dopo nelle politiche. È ancora lui a guidare i moderati, in Italia e all’estero, riprendendo le redini del partito e riconoscendo la necessità del cambiamento rispetto a quelle esperienze che hanno deluso gli elettori e causato astensionismo.
Il carisma trainante della personalità di Berlusconi ha fatto ripartire Forza Italia nei sondaggi e rinnovato anche all’estero l’interesse dei nostri connazionali per la partecipazione alla vita politica. Grazie alla volontà e al sostegno del Presidente, il partito ha già iniziato a lavorare oltre confine e a Roma nell’interesse degli italiani nel mondo.
A tal proposito, mi preme sottolineare più di ogni altra cosa il nuovo corso di Forza Italia rispetto al passato, a quando sono stati commessi errori di valutazione che hanno penalizzato gli italiani del mondo. So che durante gli ultimi anni, dunque anche durante i governi guidati dal presidente Berlusconi, si sarebbe potuto fare molto di più. Non possiamo negarlo.
Il tema "italiani all’estero" non veniva compreso a fondo da parte del partito. Anche perché coloro che hanno gestito il dipartimento che ora dirigo non sono stati in grado di fare arrivare ai vertici di Forza Italia un messaggio chiaro: gli italiani nel mondo sono una enorme forza politica ed economica da non sottovalutare e anzi da tenere in alta considerazione, un grande partito potenziale. Oggi Berlusconi è consapevole di questo. Lo sa molto bene, da circa un anno e mezzo non faccio altro che rimarcarlo nei nostri incontri e nelle mie dichiarazioni pubbliche. E sono convinto di essere riuscito a fargli capire che nel mondo Forza Italia deve riuscire a rappresentare il più importante punto di riferimento politico per i nostri connazionali.
Un nuovo corso, dunque, per Forza Italia oltre confine. Un cammino che dovrà ridare vigore al network azzurro nel mondo, riorganizzandolo e rinnovandolo. A volte leggo sui social network polemiche inutili, che non portano da nessuna parte. Anche qui, voglio essere chiaro: chi per anni si è vantato di fare parte degli azzurri nel mondo senza però concludere niente, non può illudersi di essere richiamato a far parte di un progetto di rilancio del partito all’estero. Noi puntiamo su persone capaci e impegnate a tempo pieno, quelle che negli anni hanno dimostrato di essere in grado di meritare consensi e formare squadre di lavoro nei vari Paesi, nelle varie città.
Il mio, il nostro impegno, sarà massimo. Crediamo nel progetto e in quello che facciamo. E sappiamo che gli italiani all’estero non saranno più disposti a dare fiducia a chi volesse ritornare a una politica poco chiara o ondivaga nei loro riguardi.
Con il governo Renzi abbiamo toccato il fondo e dobbiamo porre rimedio a questa distorsione che vede i nostri connazionali continuare a pagare il conto degli sprechi delle gestioni passate e della incoerenza dei messaggi politici: che vivano in patria o all’estero, gli italiani hanno le stesse radici e gli stessi valori, una forza che vogliono mantenere e trasmettere alle nuove generazioni e che deve essere protetta e difesa. Con Forza Italia vogliamo aiutarli a fare proprio questo, a mantenere alto il nome dell’Italia nel mondo, per contare di più oltre confine ma anche in Patria. Se lavoreremo insieme a chi davvero ha fiducia nel nostro progetto, l’obiettivo potrà essere raggiunto. Noi, il presidente Berlusconi ed io, ci crediamo.
*responsabile nazionale del dipartimento italiani all’estero di Forza Italia
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