Che fine hanno fatto i nostri marò in India? Non se ne sente parlare più, o quasi. Dimenticati da politica e istituzioni? Che fa il governo? Che fa la Farnesina? A rinfrescare la memoria all’attuale esecutivo ci prova Domenico Gramazio, PdL, con un’interrogazione presentata nell’aula di Palazzo Madama: “"Vorremmo tanto sapere quali iniziative intende porre in essere il Presidente del Consiglio, in accordo con il Ministro degli Affari Esteri, per poter al più presto riportare in Italia i nostri due Fucilieri di Marina ancora trattenuti in India, in spregio alle più elementari norme del Diritto Internazionale". "Anche oggi – osserva – il ministro Terzi è stato ospite in tv, ma a Uno Mattina si è ben guardato dal parlare della vicenda dei nostri marò accusati ingiustamente della morte di due pescatori, avvenuta nel Mare Arabico alla metà dello scorso febbraio. Il nostro governo non può tergiversare ulteriormente considerato che la Corte Suprema indiana ancora non si è pronunciata sulla attribuzione della giurisdizione del caso, per cui, proprio per questo motivo, ieri il Giudice del Tribunale di Kollam, ha deciso per un nuovo, ulteriore rinvio, al 26 settembre, dell’udienza per il processo a carico dei nostri militari".
Intanto Giampaolo Di Paola, ministro della Difesa, a margine della cerimonia con gli atleti militari olimpici di Londra 2012, interrogato dai giornalisti proprio sul caso dei nostri marò, ha affermato: “stanno bene. Stiamo aspettando il verdetto della Corte suprema indiana" sulla giurisdizione e sulla immunità funzionale. “"Siamo in attesa ‘confident’, aspettiamo fiduciosi. Non ci siamo dimenticati di loro, lavoriamo in silenzio. E silenzio non vuol dire dimenticanza". Speriamo.
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