Sarà che non conoscono fino in fondo il significato di libertà di stampa. E così per un articolo che scatta semplicemente la fotografia di ciò che è accaduto, ci offendono. Tant’è…
Un comunicato stampa del CTIM, infatti, si stupisce che ci siano organi d’informazione – non hanno nemmeno il coraggio di citare il nome della nostra testata giornalistica – che fotografano la realtà quale è. Come si doveva definire la figura fatta dall’On. Mario Caruso che, a nome del CTIM, prima si attribuiva, con tanto di comunicato, la paternità dell’organizzazione della Festa della Repubblica ad Esslingen e poi, di fronte alle numerose rimostranze, era costretto a fare retromarcia e smentire se stesso? “Bella figura”? “Splendida figura”?
Per dirvi la portata della brutta figura, guardate la copia cache del sito del Ministero della Difesa, dive si afferma che Caruso e il CTIM hanno organizzato. E poi quello attuale, corretto.
Comunque, a scopo preventivo, sia ben chiaro che né l’On. Caruso né il CTIM sono stati gli organizzatori del Mondiale di calcio in Brasile.
Da parte nostra, nessun attacco “gratuito” – non è nel nostro stile -, ma semplice constatazione, anche per quanto riguarda l’affermazione “CTIM, una volta tremagliano, ma ora ormai organizzazione di centro sinistra”. O qualcuno vorrebbe convincerci che c’è qualcosa di tremagliano nell’essere un parlamentare del PI e fare parte della maggioranza di Renzi come l’On. Caruso, che non è un iscritto qualsiasi, ma addirittura il Coordinatore europeo del CTIM? Di quel CTIM che si sarebbe distinto “per la visione e l’interpretazione di una certa idea di destra: pulita, alta e lontana da beghe di potere e posizionamenti di convenienza”. E questo chi, l’On. Caruso!?
E veniamo all’analfabetismo. Ci viene rinfacciato – dal CTIM di Caruso, proprio di quel Caruso abituato, anche nei suoi comunicati, a bisticciare con la lingua italiana – che “l’on. Buttiglione non risulta iscritto al CTIM”. E chi ha mai sostenuto il contrario? In lingua italiana – ah, questa sconosciuta! – è inequivocabile la frase “probabilmente vittime inconsapevoli, sono stati accomunati i dirigenti del CTIM una volta tremagliano, ma ora ormai organizzazione di centro-sinistra, On. Menia e dott. Carlo Ciofi, oltre all’On. Buttiglione”. Dopo Ciofi c’è una virgola e poi un “oltre”. In italiano significa che oltre ai dirigenti del CTIM c’era anche l’On. Buttiglione.
Dispiace che una sigla gloriosa continui a mietere pessime figure e a denigrare chi da anni, con enorme sforzo e facendo salti mortali per andare avanti, si dedica a rendere un servizio d’informazione agli italiani nel mondo. E’ anche in occasioni come questa che Mirko Tremaglia ci manca moltissimo.
Il CTIM di fatto ci critica per avere svolto il nostro lavoro. E ci offende. Eppure, quando ha avuto bisogno di un nostro sostegno, ci ha sempre sbavato dietro. Succede anche questo: certe persone le critiche non le sopportano proprio. Il CTIM avrebbe fatto meglio a stare zitto.
Per correttezza e completezza d’informazione, ecco QUI DI SEGUITO IL COMUNICATO DEL CTIM
Sulla Festa della Repubblica andata in scena lo scorso 2 giugno in Germania, il CTIM aveva avuto già avuto modo di precisare che la paternità dell’organizzazione era stata esclusivamente del Consolato Generale Italiano, chiudendo una piccola falla comunicativa con precisione e puntualità.
Spiace constatare oggi come la faziosità di certi organi di informazione (o di controinformazione) intenda farsi promotrice di un attacco, diretto e gratuito, contro non solo il coordinatore CTIM Europa, on. Mario Caruso, ma anche contro "i dirigenti del CTIM una volta tremagliano, ma ora ormai organizzazione di centro-sinistra, On. Menia e dott. Carlo Ciofi oltre all’On. Buttiglione" così come riportato provocatoriamente da un sito.
Non solo si tratta di un’informazione completamente priva di fondamento, dal momento che l’on. Buttiglione non risulta iscritto al CTIM, ma anche frutto di analfabetismo giornalistico dal momento che l’associazione fondata dal ministro Mirko Tremaglia è una realtà che dialoga, prima che con tutte le forze politiche, con gli italiani residenti all’estero e che negli anni si è distinta per la visione e l’interpretazione di una certa idea di destra: pulita, alta e lontana da beghe di potere e posizionamenti di convenienza.
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