L’Italia guarda con ammirazione al processo di transizione democratica in corso in Tunisia. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in visita a Tunisi, nel corso della conferenza stampa con l’omologo Taieb Baccouche. Per il ministro il risultato politico delle recenti elezioni parlamentari e presidenziali ha mostrato al mondo che la Tunisia offre una nuova possibilita’ di scambi economici, impegno sul tema dell’emigrazione e soprattutto un sostegno nella crisi in corso in Libia e in tutta la regione. Secondo Gentiloni, i flussi migratori tunisini verso l’Italia sono regolari e attualmente sono circa 120 mila i tunisini residenti nel Paese, anche se – ha aggiunto – occorre un maggiore impegno per migliorare ulteriormente la situazione.
Facendo riferimento alla crisi in corso in Libia, dove continua l’ascesa dello Stato Islamico, Gentiloni ha dichiarato che l’Italia condivide l’approccio tunisino alla situazione, improntato soprattutto sul dialogo fra le parti e non solo su eventuali azioni militari. Da parte sua il ministro degli Esteri tunisino Baccouche ha sottolineato che la visita di Gentiloni avviene in un momento molto particolare per il suo paese, che si avvia verso una completa transizione democratica dopo anni di caos politico. Secondo Baccouche, l’Italia sara’ uno dei principali partner di Tunisi sia per quanto riguarda i rapporti economici, sia su questioni piu’ urgenti come la sicurezza nazionale e l’emigrazione. Il capo della diplomazia tunisina ha confermato inoltre la convergenza di vedute rispetto alla crisi libica, sottolineando che la via del dialogo fra le parti in lotta e’ al momento l’unica soluzione per affrontare una minaccia che colpisce tutto il Mediterraneo.
A conferma degli stretti rapporti fra Tunisi e Roma, i due ministri hanno firmato un protocollo d’intesa per la realizzazione di un progetto a sostegno della Convenzione internazionale sui diritti dei disabili. L’importo destinato al finanziamento di questo progetto sara’ di circa un milione di euro e verra’ versato in due tranche, una da 686 mila euro e la seconda da 314 mila.
Discussione su questo articolo