“Il dimezzamento del contingente degli insegnanti di italiano all’estero rischia di produrre effetti devastanti. Dopo le pesanti penalizzazioni agli enti gestori, prodotte dai tagli a suo tempo introdotti dal Governo Berlusconi, adesso gli effetti della riduzione degli insegnanti di ruolo rischiano di mettere in grossa difficoltà anche le scuole bilingui all’estero. E’ il caso della ´Leonardo Da Vinci – Gesamtschule´ di Wolfsburg e del ‘Centre International de Valbonne’ a Nizza, dove il Ministero degli Esteri ha deciso di non sostituire gli insegnanti di italiano andati in pensione”. Questa la preoccupazione espressa da Laura Garavini, deputata del Partito Democratico eletta nella Circoscrizione Europa, in un’interrogazione parlamentare al Ministro degli Affari esteri.
“La scuola di Wolfsburg è un fiore all’occhiello che assicura un insegnamento bilingue a beneficio di centinaia di famiglie italiane e tedesche. La mancanza di un insegnante di madrelingua italiana compromette la normale ripresa dell’anno scolastico”, spiega Laura Garavini. “Non meno significativa è l’attività della sezione di italiano dell’istituto internazionale di Valbonne. Alla riapertura della scuola dopo le vacanze, i genitori hanno scoperto che non vi erano più abbastanza docenti per assicurare i corsi a tutti gli alunni, e questo nonostante fossero ancora in vigore accordi bilaterali, che garantivano la messa a disposizione da parte italiana di un certo numero di docenti”, aggiunge la deputata PD.
“Bisogna evitare che le classi restino senza insegnanti. E non si può venire meno alle convenzioni stipulate con le autorità straniere. Altrimenti, da un lato si rischia di offrire una pessima immagine del nostro Paese – cosa che sarebbe molto nociva, sia per le nostre comunità locali, che per l’intero Paese – dall’altro di subire reciproche decurtazioni da parte dei partner stranieri, con effetti fatali per le scuole bilingui”.
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