Laura Garavini, deputata Pd eletta nella ripartizione estera Europa, intervenendo alla presentazione all’Università Humboldt di Berlino del libro "Italo-Berliner. Come gli italiani cambiano la capitale tedesca", a cura di Elettra de Salvo, Laura Priori e Gherardo Ugolini, ha detto: “Più che di fuga dei cervelli credo sia meglio parlare di circolarità dei talenti. Recarsi all’estero è una grande opportunità. Il problema nasce se chi parte non vuole più tornare. Allora si rischia un depauperamento in termini di risorse umane in interi territori”.
“Accanto a politiche espressamente volte a favorire il rientro dei giovani italiani all’estero, ritengo che sia importante intervenire per rendere più attraente il nostro Paese, non solo per i connazionali nel mondo – sottolinea la deputata – ma anche per giovani stranieri, a loro volta interessati ad esperienze fuori dal paese di origine".
Secondo Garavini è proprio questo ciò “a cui stiamo lavorando da due anni e mezzo a questa parte: stiamo puntando proprio su formazione, cultura, ricerca. Una delle riforme di particolare rilievo del nostro programma è la Buona scuola, con la quale abbiamo stanziato ingenti investimenti per l’assunzione di 150.000 insegnanti, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e per un bonus di offerte culturali. Con il Decreto Cultura abbiamo concesso forti sgravi fiscali a chi investe in iniziative culturali. Inoltre, con il Jobs Act abbiamo fatto sì che decine di migliaia di giovani trovassero un’occupazione stabile. Il Governo ha inoltre deliberato la conversione dell’area dell’Expo di Milano in un centro di eccellenza per la ricerca medica".
"Questi – conclude Garavini – sono solo alcuni esempi di un disegno più ampio, a trecentosessanta gradi, teso a rendere il nostro Paese più attraente, anche per i cittadini degli altri Paesi che intendono trasferirsi qui. Un esempio per tutti, anche in riferimento all’importante sfera dei diritti: la svolta culturale rappresentata dalle Legge sulle Unioni civili".
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