La FEDIBA – Federazione delle Associazioni Italiane della Circoscrizione Consolare di Buenos Aires – che raccoglie più di 130 istituzione italiane, ha fatto sapere, in una nota, di aver iniziato un’ azione giudiziaria per la difesa del Monumento a Cristoforo Colombo. Alla notizia dell’intenzione di rimuovere il monumento a Colombo, interpretando i sentimenti degli italiani che rappresenta con le oltre 130 associazioni (firmatarie della lettera di adesione) e rispondendo alla richiesta di manifestare, in tutte le forme e in tutte le sedi, una ferma opposizione a questa decisione, FEDIBA si è costituita in giudizio per la difesa del monumento a Cristoforo Colombo.
Il documento sottoscritto anche dall’avv. Dr. Darío Signorini, presidente di FEDIBA e dal Giornalista Marco Basti, vicepresidente della stessa e Presidente della Dante Alighieri, ricorda che il monumento a Cristoforo Colombo fu donato per il centenario della Rivoluzione di Maggio, dalla comunità italiana al popolo argentino come forma di ringraziamento per la generosità con cui accolse milioni di immigranti. “Si tratta – ha spiegato Signorini – in altre parole, della testimonianza permanente in questa terra della fratellanza tra italiani e argentini”
All’epoca, la collettività italiana si fece carico della raccolta di fondi necessaria per la realizzazione del monumento – ad opera dello scultore italiano Arnaldo Zocchi – per il suo trasporto a Buenos Aires dall’Italia e per la sua collocazione nel luogo dove è poi stato inaugurato nel 1921 alla presenza del Presidente Hipólito Yrigoyen: da quel momento il monumento è sempre stato nella Plaza Colón (Colombo n.d.r.).
“FEDIBA – ha concluso l’avv. Signorini – ribadisce la richiesta alle autorità argentine di desistere dalla intenzione di rimuovere il monumento a Cristoforo Colombo, dichiarandosi comunque sempre disponibile al dialogo”.
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