Finalmente qualcuno comincia a rendersi conto che il dipartimento ‘Italiani nel Mondo’ di via dell’Umiltà funziona poco, o meglio, non funziona affatto. E questa volta non siamo noi giornalisti, semplici osservatori, a sottolinearlo; non è neppure un esponente del PdL oltre confine, uno della base. Ma è un parlamentare, un eletto dagli italiani all’estero.
Fino adesso, solo Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà, aveva provato a spiegare che il PdL nel Mondo, a Roma, vive momenti difficilissimi.
Oggi Raffaele Fantetti, senatore PdL eletto nella ripartizione estera Europa, in un comunicato denuncia: per quanto riguarda il PdL all’estero, “i militanti hanno bisogno di maggiore efficacia e trasparenza nella gestione del dipartimento ‘Italiani nel Mondo’ a Roma”. Alleluia!
Siamo ormai talmente abituati ad essere indicati come "quelli che vogliono rompere i coglioni e basta", quando pungoliamo e quando chiediamo più attenzione e rispetto al PdL per l’universo che riguarda i nostri connazionali residenti oltre confine, che mentre leggevamo le parole di Fantetti ci stropicciavamo gli occhi, pensando fosse un semplice miraggio. Invece no, è tutto vero. E queste poche parole ci riempiono di soddisfazione.
Vuoi vedere che se anche i parlamentari del PdL si convincono una volta per tutte che la gestione del PdL nel Mondo, così com’è, è un completo disastro, perché di fatto inesistente, è la volta buona che cambia qualcosa? Noi ce lo auguriamo di cuore.
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