Emanuele Esposito è un executive chef che lavora in Arabia Saudita e vive fra Emirati Arabi e Australia. Un italiano residente all’estero da oltre dieci anni. Da tempo segue da vicino il dibattito politico che ruota intorno agli italiani nel mondo. Con lui ItaliaChiamaItalia ha voluto parlare proprio di politica e italiani all’estero.
Emanuele Esposito, in questo periodo a leggere i vari siti e agenzie sembra essere gia’ iniziata la campagna elettorale. Da parte di qualcuno, si osserva molta litigiosita’. Che idea ti sei fatto tu riguarda la situazione?
“Noi italiani siamo un popolo strano, siamo sempre in campagna elettorale sin dai tempi degli antichi romani: non ci va bene mai nulla, se c’e’ il sole ci si lamenta, se c’e’ la pioggia uguale. Oltre a questo siamo un popolo che va dove ci porta il vento, all’indomani della caduta del Regime fascista, come per incanto l’Italia diventò un Paese contro Mussolini che fino a poche ore prima osannava. Il discorso della litigiosità fa parte del gioco e come spesso accade il gioco diventa sempre più meschino: pur di vincere si fanno atti denigratori contro gli avversari, e non si discute sui contenuti, caratteristica tutta italiana. Chi fa questo tipo di gioco secondo me e’ perché non ha idee e soprattutto non ha la forza intellettiva per confrontarsi, e così usa questa tecnica per dar voce alla parte del cervello meno sviluppata”.
Condividiamo. Il fenomeno MAIE, il Movimento associativo italiani all’estero fondato e presieduto dall’On. Ricardo Merlo, sembra prendere sempre più piede e conquistare sempre maggiori consensi: tu come te lo spieghi?
“Non parlerei di fenomeno, piuttosto di un movimento che forse per la prima volta ha messo al centro della politica il cittadino e non la politica stessa: per certi aspetti assomiglia molto al Movimento 5 stelle, perché la gente comune e’ stanca dei partiti cosiddetti tradizionali. Poi consideriamo che nessun partito in questi ultimi anni ha veramente messo al centro del dibattito la questione degli italiani nel modo: spesso ci hanno considerato di serie B, basti vedere gli eletti del PDL come quelli del PD che cosa hanno, o meglio, non hanno fatto durante tutti questi anni in Parlamento… Il MAIE oggi e’ la valida alternativa a tutto il sistema partitocratico Italiano: il MAIE è una certezza e oggi noi Italiani nel mondo abbiamo bisogno di certezze e non di fenomeni”.
Il movimento di Merlo secondo te ha davvero le potenzialità per vincere e rappresentare in forma sempre maggiore gli italiani nel mondo a Roma?
“Qualche sera fa – racconta Esposito a Italiachiamaitalia.it – sono stato a cena con degli amici, persone che hanno sempre votato PDL. Mi hanno chiesto – testuali parole – ‘come facciamo a votare il PDL dopo tutto quello che è successo?’. Si riferivano allo scandalo del Lazio, ai tre anni al governo con quella maggioranza che non e’ stata capace di fare un solo atto parlamentare a favore degli Italiani nel Mondo. Stesso discorso vale per il PD: come si fa a votare un partito che dopo che ha assicurato i voti a Monti e ha votato alcune riforme, oggi parla di cambiare quelle stesse riforme? Scherziamo? Il MAIE ad oggi e’ la valida alternativa a questo marciume”.
Qualcuno ha criticato Merlo perché poco presente in Parlamento: lui preferisce stare a contatto con la gente, sul territorio…
“Preferisco avere un parlamentare sul territorio che seduto alla Camera per ore e giorni, a perdere tempo, per giunta pagato per non fare nulla. Anche per questo apprezzo l’On. Merlo, perché e’ uno dei pochi che sta sul territorio, fra i connazionali. Tutti gli altri fanno pura propaganda. Fra quelli che dicono di stare sul territorio, ci sono coloro che erano in maggioranza e non sono stati capaci nemmeno di fare un disegno di legge nuovo nella forma e nella sostanza: non hanno fatto altro che scopiazzare”.
Insomma, ci sembra di capire che il MAIE sia per te l’unica possibilità di salvezza per gli italiani residenti oltre confine…
“Secondo me il MAIE oggi è il Movimento degli italiani nel mondo, l’unico: sono più che convinto che Merlo oggi e’ la valida alternativa ai partiti di Roma”.
Sappiamo che sei stato "corteggiato" in questo periodo da diversi partiti e movimenti. Tu hai deciso di schierarti?
“Io mi occupo di ristorazione italiana nel mondo, e spesso mi capita di incontrare o scrivere sul complesso problema del Made in Italy nel mondo: questo mi ha portato a conoscere tante persone serie e oneste, per mesi sono stato contattato, più che ‘corteggiato’, perché in fondo io non sono nessuno: ma contattato, ripeto, sì, da alcune persone che mi hanno offerto di far parte di un movimento o associazione che sia. Ho sempre declinato, semplicemente perché non vedevo una forte passione politica e voglia di cambiare mentalità, mentre per il MAIE e’ stato completamente diverso: ho visto che c’e’ una forte volontà di contribuire al cambiamento, ma partendo dal territorio, cioè da noi Italiani nel mondo. Siamo noi a decidere, e’ l’Italiano all’estero e non la segreteria del Partito di Roma, questa e’ la netta e concisa differenza”.
Dunque hai scelto anche tu di entrare a far parte della squadra del MAIE?
“Io ho scelto il MAIE perché posso guardare negli occhi il mio interlocutore e non sentirlo per telefono, e soprattutto perché ha posto in programma la questione ristorazione italiana e made in Italy, una cosa che a me sta a cuore, l’unico movimento che parla di questo argomento”. “Credo in questo Movimento fermamente – assicura Esposito – e ho fiducia in questo gruppo di lavoro perché ho visto realmente la volontà di cambiare le cose. Personalmente non me la sentirei di votare la parte politica che ho votato e sostenuto per anni dopo le vicende giudiziarie passate e in corso: l’Italia deve cambiare mentalità, sono fiducioso in questo movimento, mi batterò all’interno e all’esterno affinché i valori di onestà e rispetto non vengano mai meno”.
Come intendi impegnarti nel Movimento?
“Sono una persona che e’ abituata a lavorare e a prendere seriamente gli impegni che assume. Chi mi conosce da vicino lo sa bene. La mia passione politica non nasce oggi. Cercherò di portare avanti le problematiche giovanili all’estero, la ristorazione Italiana nel mondo, una delle nostre principali risorse economiche. Lancerò le mie proposte e se vorranno i coordinatori MAIE dell’Australia, del mondo, e lo stesso Ricardo Merlo, le svilupperanno. Se per l’Arabia Saudita il tesoro è il petrolio, per noi italiani la vera ricchezza è la terra, il turismo, l’enogastronomia, l’artigianato, e poi la cultura. Ecco, su questi punti io cercherò di dare il mio apporto al movimento”.
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