E’ stato Roland Petit a scoprirla, nel 1992, quando aveva solo 13 anni, regalandole il suo primo ruolo, quello di Aurora bambina ne ‘La bella addormentata’. Petit sapeva fiutare il vero talento: ‘Sono un mago’, diceva. A distanza di anni e’ al termine di una rappresentazione firmata proprio dal grande coreografo francese, scomparso nel 2011, che Eleonora Abbagnato e’ stata proclamata ‘etoile’ dell’Opera di Parigi. E’ il piu’ alto riconoscimento al quale ogni ballerino di danza classica puo’ aspirare. Eleonora e’ la sola italiana a rientrare nel piccolo cerchio di ballerine (attualmente sono 11) che possono vantare il titolo supremo.
Il sogno di una vita e’ diventato realta’ ieri sera all’Opera Garnier di Parigi, dove Eleonora interpretava la seducente e ribelle Carmen, per la coreografia appunto di Petit. Come vuole la tradizione del teatro parigino, la nomina le e’ stata annunciata direttamente in scena da Brigitte Lefevre, direttrice del balletto dell’Opera, e Nicolas Joel, direttore dell’Opera National de Paris, che sono saliti sul palco alla fine della rappresentazione, una volta riaperto il sipario. ‘E’ una nomina che corona una vita di lavoro e passione. La Francia, Parigi, mi hanno dato tutto. Devo a loro la mia carriera’, ha commentato la ballerina. I francesi del resto la ammirano: oggi i giornali transalpini parlando di lei usano solo parole come talento, grazia, bellezza, virtu’. E per ricordare il bel momento del balletto italiano, Le Monde rende un sontuoso omaggio anche a Ambra Senatore (al Theatre des Abesses con ‘A posto’), la coreografa, scrive il giornale, che ‘tutti si contendono’. La Carmen di Petit fara’ tappa a Roma, a Caracalla, a luglio.
Intanto Eleonora Abbagnato sara’ di nuovo su una scena parigina, all’Opera Bastille, nella Terza sinfonia di Gustav Mahler per la coreografia di John Neumeier, con quattro date (9, 13, 16 e 18 aprile). L’ultima sara’ trasmessa in diretta nei cinema francesi e del mondo. Il 12 aprile, invece, sara’ al teatro dell’Opera di Roma, protagonista di ‘In the night’, per la coreografia di Jerome Robbins.
La ballerina palermitana, che ha 35 anni, e dal 2011 e’ sposata col difensore della Roma Federico Balzaretti, attendeva da tempo questo riconoscimento. Calza le scarpette da quando era bambina. A 12 anni entro’ nella scuola di Marika Bresobrasova, a Montecarlo, a 13 era gia’ in tournee’ fra Marsiglia e Parigi con Roland Petit, appena maggiorenne, nel 1996, si e’ diplomata ed e’ entrata nel corpo di ballo dell’Opera di Parigi. Nel 2001 e’ prima ballerina. Da allora ci sono stati, oltre alla danza, anche il successo televisivo in Italia, un film, il videoclip per Vasco, un libro autobiografico e il Festival di Sanremo, ma anche il matrimonio con Balzaretti e la nascita di Julia.
Mancava ancora il nuovo trionfo all’Opera, dove il suo contratto scade nel 2019. Il suo successo rallegra tutta Palermo: ‘E’ un evento straordinario che corona una carriera prestigiosa: un percorso personale e artistico che ci riempie di gioia ed orgoglio’, ha detto il sindaco Leoluca Orlando. La applaude anche il commissario del Massimo di Palermo, Fabio Carapezza Guttuso: la sua nomina, dice, ‘ci riempie di orgoglio non solo come concittadini ma anche perche’ l’artista ha mosso i suoi primi ‘passi’, e’ proprio il caso di dirlo, nelle stagioni del Massimo’.
































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