Le partite di calcio della nazionale italiana al campionato europeo di calcio, oltre che in patria, vengono vissute con grande passione ed entusiasmo all’estero e anche nel Centro italiano di Kreuzlingen, che in queste settimane si é trasformato nel quartiere generale dei giovani italiani e di tantissimi tifosi azzurri in Svizzera.
Questi giovani provenienti da tutto il cantone Turgovia e dalla vicina città tedesca di Costanza, lontana solo uno schioppo dal confine con la Svizzera, si ritrovano per seguire le gesta della nazionale azzurra, formano un’impressionante onda umana capace di espandere il proprio entusiamo nei vicoli e nelle strade di tutto il cantone Turgovia sventolando il tricolore, al ritmo di clacson e di improvvisati concerti musicali.
Sui loro volti e nei loro comportamenti tante emozioni, tanta gioia di sentirsi italiani, stati d’animo spontanei ed incontrollabili che emergono in ogni azione, ad ogni sussulto, davanti agli schermi giganti sui quali sono proiettate le gesta dei nostri calciatori.
Siamo di fronte alla magia dello sport, questo grande veicolo persuasivo capace di ricomporre identità, patriottismo e valori universali. Giovedì prossimo, nell’incontro che vedrà la nazionale azzurra confrontarsi nella semifinale con la Germania, a differenza della resa dei conti di cui parla il quotidiano tedesco «das Bild», saranno anche gli italiani in Germania, e i giovani di Kreuzlingen, a dare una lezione sportiva e di civismo alle roboanti affermazioni della locomotiva economica europea. In questo sport nulla è scontato, nulla è affidato al caso, tanto meno alla fatalità. La compagine italiana ha le carte in regola per fare bene, e contro quella tedesca la motivazione dei nostri protagonisti é straordinaria.
Lo sport é riuscito spesso a raggiungere più successi rispetto a tante difficili decisioni politiche. Con questo spirito attendiamo la semifinale europea di giovedì prossimo con grande apprensione, ma con la consapevolezza che l’amore per la nostra nazionale di calcio e verso il nostro paese é più forte delle contingenze politiche ed economiche dell’oggi.
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