La serie di celebrazioni del 2 giugno per i settant’anni della Repubblica Italiana è stata l’occasione, a La Serena, nella regione di Coquimbo, per rimarcare l’apporto dato dagli italiani alla crescita del Cile. Un incontro che si è svolto all’ Instituto Cultural Chileno-Italiano, che è stato fondato quarant’anni fa.
"Lo scambio culturale tra la comunità italiana e i cileni è stato stupendo – ha spiegato Ana Maria Bandini, presidente della associazione – io personalmente ho ricevuto una splendida accoglienza e sono felice di essere qui. Sono in Cile da 54 anni, 41 dei quali passati proprio a La Serena".
L’Instituto di Cultura poi si è trasformato in un centro di interesse per tutti. "Siamo aperti – ha continuato – a qualsiasi italiano che arrivi qui e a qualsiasi cileno che si interessi di cultura. Per esempio, ci sono tanti discendenti di italiani che raggiungono il nostro centro per cercare di ritrovare le proprie radici".
Nella regione però ci sono anche altre associazioni, come per esempio la Emilia Romaña Region de Coquimbo. "Ma la maggior parte degli italiani che arrivarono qui – spiega Cecilia Corradini che è il presidente del club – sono in maggior parte di origini trentine e loro hanno davvero fatto molto per tutta la regione. Dalla parte nord, hanno fatto crescere l’agricoltura e hanno anche costruito delle scuole".
Il lavoro svolto delle associazioni italo-cilene è stato spiegato in occasione del 2 giugno. "La nostra attività – racconta Pablo Diaz Sanguino, portavoce del Instituto Cultural Chileno Italiano – in questo momento si rivolge alla comunità, quello che stiamo cercando di fare è di diffondere la cultura italiana".
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