noi abbiamo il dovere, di far trovare agli italiani-uruguayani sulla prossima scheda elettorale!’
In Italia, e in Europa, nessuno si fila il Sudamerica e l’Uruguay in particolare. Che molto spesso lo confondono con il Paraguay. E che per quei pochi esperti in geografia questo Paese viene ricordato per i campioni di calcio che hanno militato e militano nel campionato italiano, come Ghiggia, Schiaffino Cavani, o per il Paese con il “segreto bancario”. Del resto a parte qualche visita sporadica di poche ore come quella effettuata da
Casini qualche mese fa, chi li ha mai visti i nostri politici? Il senatore Esteban Caselli, per esempio, ed il deputado Giuseppe Angeli, sono veri e propri desaparecidos a Montevideo e dintorni. Mirella Giai, Ricardo Merlo e Fabio Porta ogni tanto vengono da queste parti, incontrano un po’ di gente e poi ritornano in Argentina e in Brasile, dove hanno i loro "elettori". L’ex ministro Frattini, aveva addirittura prenotato l’albergo; poi e’ “scappato" in Argentina, a vedere il Petito Moreno. L’ultima vera "visita" risale all’inaugurazione dell’aeroporto di Carrasco. Arrivo’ l’ex sottosegretario agli esteri Mario Baccini, invitato personalmente dall’ex presidente Tabare’ Vasquez. Baccini si fermo’ a Montevideo, fu nostro gradito ospite insieme con l’ambasciatore Guido Scalici, visito’ la redazione di Gente d’Italia, parlammo del "microcredito" e delle proiezioni future di questo Paese. Da allora, il nulla…
Eppure l’Uruguay ha una concentrazione altíssima di passaporti italiani, piu’ di centomila. Sui tre milioni e passa di abitanti mi dicono che almeno la meta’ e’ di discendenza italiana. Con tradizioni, cultura, gastronomia
tipicamente italiane. E con una scuola italiana che c’invidia tutto il sudamerica. Ma allora perche’ veniamo ignorati? Perche’ per esempio il Consolato di via Fleming non e’ ancora Consolato Generale pur avendone tutti i requisiti? Perche’ insomma non ci fila nessuno? Credo che la risposta sia semplice semplice: non abbiamo nessun politico a Roma, ne’ a Montecitorio ne’ a Palazzo Madama… La nostra comunita’ pur essendo
qualitativamente tra le migliori per impegno e per tradizioni, e’ forse troppo divisa, con troppi referenti e troppi partiti, e troppe beghe… un persistente "gap generazionale”. A parte qualche raro esempio i diplomatici che arrivano a Montevideo sono "a fine carriera" quindi senza voglia di "fare" o "strafare"…. E allora? Possibile che una comunita’ cosi’ grande e cosi’ maledettamente in gamba – ho mandato in giro da qualche anno i
nostri giovani cronisti a tutti gli appuntamenti delle varie associazioni scoprendo che i soci sono migliaia e migliaia, e tutti legati in maniera incredibile alla Madre Patria – non riesca a mettersi d’accordo su un nome, un nome solo su cui far convergere le decine di migliaia di voti in possesso di questo Paese?
La prossima tornata elettorale è alle porte, e senza una leadership e senza un laboratorio di idee serie, potrebbe essere l’ennesima pugnalata ad una dimenticata ed indifesa comunita’. Quindi sveglia italiani d’Uruguay… c’è bisogno di un leader che possa fare da impulso, da coordinamento e da comando. C’è bisogno di un leader vero. Un leader, un personaggio, un soggetto politico nuovo che tutti voi, anzi che tutti
noi abbiamo il dovere, di far trovare agli italiani-uruguayani sulla prossima scheda elettorale! Un soggetto che sia capace di elaborare una visione semplice e convincente della collettivita’, e che contribuirebbe
enormemente a quella chiarezza senza la quale la democrazia non può esistere. Un soggetto che possa contribuire a ridare prestigio e dignità alla comunita’ italiana che vive in Uruguay e al nostro Paese, che possa colmare quel vuoto che si manifesta soprattutto per la mancanza di una forte leadership e che possa tornare a incidere in America Latina perché capace di difendere con intransigenza e generosità gli interessi del suo popolo.
Troppo spesso si evocano personaggi importanti che hanno fatto la storia politica di questo Paese, che hanno immaginato con lungimiranza il futuro unito della comunità italiana… Il risultato di questo incredibile vuoto politico degli ultimi anni ha provocato due effetti importanti: Il primo lo abbiamo palesemente subito, per esempio, durante l’ultima campagna elettorale. Tanti candidati, tanti partiti e tante liste senza nessun rappresentate reale del territorio. Nessun italiano o italiano-uruguayano. Ogni singolo partito ha ragionato giustamente secondo logiche proprie ed interessi propri, e senza una strategia comune. Il secondo effetto, meno tangibile, ma più grave nel lungo periodo è l’assenza di una formazione costante della classe politica più giovane, che prima avveniva tramite le sezioni di partito, ma che oggi è completamente scomparsa.
Insomma, oggi, e’ presente una comunita’ italiana sbandata ed alla ricerca di un riferimento che possa accogliere le giuste istanze, concrete ed innovatrici della base. Un leader, abbiamo bisogno di un leader,
un personaggio che dovra’ dotarsi di una squadra e di un programma mettendo a disposizione la sua esperienza, la sua credibilità e il suo carisma. Un personaggio scelto da tutti voi. Tutti insieme superando
le ostilità e i livori personali, tutti insieme dimenticando il passato se si vuole evitare di perdere. Tutti insieme, facendo anche un passo indietro i protagonisti del grande scontro e lanciando un candidato unitario che metta d’accordo tutte le anime politiche. Della destra, del centrodestra, della sinistra, del centrosinistra e degli autonomisti. Un personaggio al di sopra delle parti, che potrebbe convincere anche molti astenuti a votare.
Si’, lo so, i leader, qualche volta sono mascalzoni che vengono glorificati da altri mascalzoni e dagli sciocchi. E siccome per fortuna soltanto una parte della popolazione è fatta di mascalzoni, eleggono un mascalzone come loro leader. Poi, non soddisfatti, mandano via il primo mascalzone e ne eleggono un altro. La verita’ e’ che molto spesso la gente non sa chi eleggere. Perciò le persone devono essere preparate a scegliere un leader che sia veramente adatto ad essere un leader. Altrimenti continueranno ad eleggere un mascalzone e a rifiutarlo, ad eleggerne un altro e a rifiutarlo e così via. Allora chi dovra’ scegliere questo personaggio?
Ma Voi, naturalmente… Voi, riuniti in un Comitato vero, gruppi di persone che si tengono in contatto, che si formano attorno a un’idea, una passione, una missione. Ecco una missione perche’ il personaggio che dovreste scegliere potrebbe anche non essere un politico vero… In Uruguay pullulano associazioni italiane di ogni regione, patronati, circoli, istituzioni: sono organizzazioni progressiste, in rapida evoluzione, desiderose di essere rappresentate da un vero leader, e che prosperano in virtù del cambiamento. Gli italiani sono dappertutto in questo Paese, dentro e fuori le aziende, nel pubblico e nel privato, nelle organizzazioni non-profit,
nelle aule, in ogni angolo dell’Uruguay. Grazie a internet sono cadute le barriere della distanza, dei costi e del tempo; i blog e i social network facilitano la comunicazione – quindi la nascita e la crescita – di gruppi di poche decine o di milioni di persone che hanno una passione per l’iPhone, per il vino, per uno sport, per una campagna politica o per un nuovo modo di combattere il riscaldamento globale. Le consultazioni politiche sono alle porte. Non perdete questa opportunita’. Mandate a Roma uno dei Vostri, uno che conoscete bene, che incontrate in strada, a Montevideo o in un altro luogo dell’Uruguay…. Non importa se sia di Sinistra o di Destra o del Centro o un Autonomo. Dovra’ svolgere un programma che Voi preparerete, con Lui. Ma per carita’, non fatevi del male, ancora una volta.
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