Rifondare il rapporto tra Italia e italiani all’estero, questo il tema affrontato ieri a “Italiani nel mondo chiamano Roma”, il programma di YouDem dedicato al mondo dell’emigrazione italiana.
Alla domanda del conduttore Francesco Cuozzo di come viene vista l’Italia dai nostri connazionali che vivono all’estero, che sono il 7 % della popolazione italiana, il direttore della Fondazione Migrantes, Mons. Giancarlo Perego ha risposto: “Per le persone più anziane l’Italia è vista ancora come la Patria, con riferimenti storici, culturali e affettivi, per i più giovani è invece la realtà che non ha permesso loro di realizzare se stessi, per entrambi è un’ Italia non attenta alla risorsa estero”. Ancora Perego: “la cittadinanza non deve essere più locale ma europea, globale, la mobilità deve diventare un problema centrale nella politica”.
Anche per l’on. Marco Fedi c’è un’ insufficiente discussione di questi temi nella politica oltre che esserci scarsa e a volte, inesatta, informazione sugli italiani all’estero, nei media, – aggiunge l’esponente Pd – “Bisogna valorizzare il patrimonio di idee che viene dall’estero”. Per l’on. Aldo Di Biagio gli emigranti all’estero hanno esportato il Made in Italy, continuano a farlo, raccogliendo consensi ed attenzioni.
Per Gianluca Galletto, in collegamento da New York, l’Italia è limitata dalla burocrazia che non permette veloci investimenti e dai confini linguistici: “Gli italiani dovrebbero parlare di più la lingua inglese, gli italiani all’estero sono portatori di modelli e possono contribuire a far uscire l’Italia dalla crisi”. D’accordo su questa linea Paola Cairo, da Lussemburgo: “Gli italiani che vivono in Italia hanno bisogno degli italiani all’estero, ci deve essere uno scambio paritario, a tutto tondo, non solo nella politica. Spero, oggi si sia creata un’allerta per tutti e un’apertura al dibattito sulla mobilità anche nel Governo”.
Qui di seguito il video integrale della puntata:
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