Nel mondo, più di due prodotti agroalimentari Made in Italy su tre sono falsi, senza alcun legame produttivo e occupazionale con l’Italia. Lo dichiara Coldiretti su La Prealpina.
Sono soprattutto i cosiddetti Paesi emergenti a taroccare le eccellenze italiane; oppure i più ricchi, a cominciare dagli Stati Uniti.
Pensate, negli Usa il 99% dei formaggi di tipo italiano sono finti.
In questo periodo di pandemia, poi, va ancora peggio. L’emergenza Covid, infatti, insieme alla frenata del commercio internazionale, fanno salire il rischio di falsi Made in Italy sulle tavole straniere, raggiungendo i 100 miliardi di euro. A renderlo noto è ancora Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, che, insieme al direttore dell’Agenzia delle dogane Marcello Minenna, sostengono Qualitalia Spa che offre alle imprese del Made in Italy una certificazione di qualità e italianità dei prodotti come arma per contrastare la contraffazione. Si tratta di uno strumento a disposizione delle imprese come già avviene in altri Paesi, dall’Australia agli Stati Uniti, dove le Dogane forniscono questo tipo di certificazione.
Proteggiamo il nostro made in Italy e contrastiamo l’italian sounding.