L’On. Marco Fedi, Pd, è stato relatore nel corso della seduta della Camera di ieri del provvedimento di ratifica ed esecuzione dell’accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica socialista del Vietnam in materia di cooperazione nella lotta alla criminalità.
Nella sua relazione l’on. Fedi ha ricordato all’Assemblea che “l’Accordo è volto ad intensificare la collaborazione bilaterale per il contrasto alla criminalità organizzata transnazionale, al traffico illegale di sostanze stupefacenti e psicotrope, alla tratta di esseri umani, al traffico dei migranti, al terrorismo e ad altri reati in un contesto internazionale che ne richiede l’intensificazione, anche alla luce degli sviluppi del terrorismo internazionale.
“Questa intesa appare necessaria al fine di pervenire ad una cooperazione bilaterale di polizia più aderente alle attuali esigenze di entrambi i Paesi, in relazione alle previsioni dei rispettivi ordinamenti giuridici e degli obblighi internazionali in materia. Le autorità competenti all’attuazione dell’Accordo sono individuate rispettivamente nel Ministero dell’interno italiano e nel Ministero della pubblica sicurezza vietnamita.
L’intesa definisce le forme della cooperazione. Si prevedono, tra le altre, misure quali lo scambio di informazioni e di prassi operative e la formazione delle forze di polizia. Sono disciplinate le modalità per le richieste di assistenza e per la loro esecuzione e i casi in cui si può opporre un rifiuto a tali richieste, più precisamente nel caso di possibili pregiudizi per i diritti umani o per la sovranità, la sicurezza e l’ordine pubblico di una delle parti”.
Altre disposizioni dell’Accordo sono dedicate alle misure di protezione dei dati personali nelle operazioni di scambio di informazioni e alle modalità di incontro delle autorità competenti dei due Paesi al fine della reciproca collaborazione.
L’on. Fedi, infine, ha ricordato che il Vietnam rappresenta un Paese in grande crescita economica, che ha avviato un significativo processo di riforme interne e di ricollocazione strategica dal punto di vista delle alleanze internazionali, testimoniato anche dall’Accordo quadro globale di partenariato e cooperazione con l’Unione europea, che peraltro rappresenta anche un modello innovativo per le relazioni bilaterali tra l’Unione europea e i Paesi del sud-est asiatico.
Discussione su questo articolo