Tre giornate dedicate ai rapporti tra Italia e America Latina, con una comprensibile attenzione speciale al Venezuela, quella dell’On. Fabio Porta.
Nel corso del secondo Forum parlamentare Italia-America Latina, il deputato del Partito Democratico ha avuto modo di incontrare due importanti esponenti dell’opposizione venezuelana al governo, che proprio in questi giorni ha ricevuto il Premio Sacharov sui diritti umani del Parlamento Europeo.
Julio Borges, Presidente dell’Assemblea Legislativa del Venezuela e Luis Stefanelli, Presidente del gruppo di amicizia parlamentare Italia-Venezuela, si sono intrattenuti con Fabio Porta e lo hanno personalmente ringraziato per il grande impegno mostrato in questi anni a favore della comunità venezuelana e a sostegno della lotta per il pieno rispetto dei diritti civili e politici in quel Paese.
Il documento finale del Forum parlamentare, approvato all’unanimità da tutti i Paesi latinoamericani, esprime solidarietà al Parlamento venezuelano e chiede il ripristino dello Stato di diritto.
Luis Stefanelli ha poi incontrato i membri della sezione italiana del gruppo Italia-Venezuela della Unione Interparlamentare, presieduto da Fabio Porta e dal senatore Luis Orellana; anche in questa riunione i parlamentari italiani hanno espresso solidarietà all’AN del Venezuela, ribadendo quanto già contenuto nelle mozioni votate dalla Camera e dal Senato italiano.
Infine l’audizione con Stefanelli del Comitato italiani nel mondo della Camera dei Deputati; una iniziativa del suo Presidente Fabio Porta, alla quale hanno subito aderito diversi deputati membri del Comitato.
Dopo l’esposizione del deputato venezuelano, il Presidente Porta e i vari deputati intervenuti hanno espresso la propria preoccupazione per la drammatica situazione del Venezuela, con particolare riferimento alla grande collettività italiana che lì risiede.
Anche in questo caso, insieme all’auspicio che il negoziato di Santo Domingo (dove nei prossimi giorni governo e opposizione si incontreranno) produca effetti positivi, i parlamentari hanno denunciato le violazioni dei diritti civili, chiedendo la liberazione di tutti i detenuti politici e l’apertura di un canale umanitario per andare incontro all’emergenza del Paese.
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