Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha inviato ai familiari di Reginald Bartholomew un messaggio di condoglianze, nel quale, testimoniando "profonda stima e sincero affetto" per il diplomatico statunitense scomparso di recente, il titolare della Farnesina scrive di avere appreso "con profonda tristezza" la notizia. "Bartholomew – scrive Terzi – è stato esponente di primo piano della diplomazia statunitense e grande amico dell’Italia, dove aveva servito come Ambasciatore dal 1993 al 1997, lasciando un ricordo indelebile in me personalmente come in tutti coloro che avevano avuto il privilegio di lavorare con lui". "Con la scomparsa dell’Ambasciatore Bartholomew, l’Italia – prosegue il ministro – perde un amico sincero, capace di profondere instancabilmente le sue energie per il rafforzamento delle relazioni bilaterali. Nello svolgimento della sua missione a Roma, l’Ambasciatore Bartholomew si era distinto per aver saputo sviluppare un patrimonio reciproco di sentire comune e salda alleanza, valorizzando la profondità delle radici su cui si innesta il rapporto tra Italia e Stati Uniti in nome dei principi condivisi di libertà, pace, democrazia e giustizia". "Tra le numerose posizioni di alta responsabilità assunte da Reginald Bartholomew al Dipartimento di Stato, al Pentagono e al Consiglio per la Sicurezza Nazionale, voglio ricordare – conclude Terzi – il suo contributo nell’ambito di negoziati decisivi per la sicurezza atlantica, il suo ruolo cruciale nelle trattative sul disarmo con l’Unione Sovietica, nonch‚ il suo impegno quale Ambasciatore in Libano, quando rimase ferito nell’attentato all’Ambasciata statunitense a Beirut in un contesto che vedeva Italia e Stati Uniti lavorare fianco a fianco per la stabilità e la pace di quel Paese in circostanze particolarmente dolorose e drammatiche".
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