Antonio Tajani, ministro degli Esteri, aprendo il Forum imprenditoriale Italia-Emirati Arabi Uniti a Roma, ha dichiarato: “Le nostre imprese e le imprese emiratine sanno di poter contare sugli attori del sistema Italia: Ice, Cdp, Sace e Simest, per rafforzare la loro collaborazione a creare nuovi joint venture.
Ci sono grandi opportunità di collaborazione in settori come difesa, aerospazio, sui quali saranno firmati importanti accordi di cooperazione. Penso anche alla transizione energetica incluso il nucleare, e nella valorizzazione degli abissi marini. E anche a nuovi campi come la connettività, le tecnologie d’avanguardia e la sanità”.
“L’innovazione deve essere la chiave di volta di questa collaborazione. L’accordo in materia di alta istruzione e ricerca scientifica è un ulteriore strumento in questa direzione. Le imprese italiane sono leader mondiali in molti di questi campi, che siano grandi gruppi industriali o piccole e medie imprese d’eccellenza”.
“Il nostro partenariato economico” con gli Emirati “si estende anche oltre la dimensione bilaterale. Penso al comune impegno per la crescita del continente africano, dove gli Emirati sono fra i principali investitori.
Noi abbiamo il nostro Piano Mattei, quindi possiamo collaborare assieme per la stabilità politica di quell’area, ma anche per la crescita, per comuni interessi economici”.
“Per l’Italia questa collaborazione in Africa è una priorità politica ed economica. Siamo pronti ad avviare collaborazioni congiunte con partner emiratini in Africa, non soltanto nel quadro del Piano Mattei”, ha aggiunto il titolare della Farnesina, facendo riferimento all’avvio di “studi di fattibilità per nuovi progetti di interconnessione elettrica da fonti rinnovabili dal Nord Africa all’Italia”.
“Gli Emirati per noi italiani sono un partner strategico. Il nostro interscambio continua a crescere a ritmo straordinario di oltre il 14% all’anno. Gli Emirati sono il primo mercato di destinazione dell’export italiano nell’ampia regione del Medio Oriente Nord Africa, area assolutamente strategica per un Paese proiettato verso il Mediterraneo allargato come l’Italia”.
“Per noi l’interscambio commerciale e’ di fondamentale importanza, il 40% del nostro Pil deriva dall’export. E’ nostra intenzione incrementare anche il giro di affari, siamo arrivati a 626 miliardi lo scorso anno, l’obiettivo e’ quello di arrivare 700 miliardi alla fine di questa legislatura. Per questo noi abbiamo bisogno di collaborare con Paesi che sono destinatari dei nostri prodotti, ma sono anche Paesi che investono da noi e possono esportare i loro prodotti, quindi per noi diventa fondamentale questo rapporto”, ha proseguito il titolare della Farnesina.
“In questi ultimi due anni l’estensione dei nostri rapporti bilaterali ha raggiunto livelli senza precedenti” grazie a “un partenariato strategico che oggi ha il suo coronamento con la visita di Stato del Presidente Bin Zayed a Roma”, ha sottolineato Tajani, parlando di “una relazione a 360 gradi che ha dato ai nostri due Paesi la possibilità di adoperarsi fianco a fianco nella cura dei bambini feriti nella Striscia di Gaza”, ma anche “lavorare insieme a soluzioni per il contrasto all’immigrazione irregolare e ai trafficanti di esseri umani”.
“Il nostro e’ un rapporto speciale, alimentato dal comune impegno per la pace e per il dialogo. Il forum imprenditoriale di oggi allarga ulteriormente l’orizzonte del nostro rapporto aprendo la strada a nuove cooperazioni in tantissimi settori”, ha concluso il ministro.