L’Italia sta vivendo una rilevante crisi demografica, scendendo sotto la soglia psicologica dei 60 milioni di abitanti. Questo dato, certificato dall’Istat e da altri centri di ricerca, è solo parzialmente mitigato dalla presenza di stranieri, che rappresentano l’8,7% della popolazione.
La situazione è ulteriormente aggravata dalla diminuzione della popolazione giovane, un fenomeno attribuibile anche alla crescente attrattività dell’estero per opportunità di realizzazione professionale e personale. Secondo i dati forniti da Eures, ad esempio, tra il 2011 e il 2021, ben 18.000 “cervelli” hanno lasciato il paese.
In questo contesto, l’on. Fabio Porta, eletto nella circoscrizione dell’America Meridionale, e il coordinatore nazionale del “Comitato 11 ottobre di iniziativa sugli italiani all’estero”, Aldo Aledda, esprimono soddisfazione per l’approvazione dell’ordine del giorno del CGIE che chiede la sollecita approvazione della proposta di legge tesa a semplificare l’ingresso in Italia dei discendenti degli italiani all’estero con l’obiettivo di contrastare i fenomeni di spopolamento e denatalità.
Elaborata con il contributo del “Comitato 11 ottobre” e presentata dal deputato Porta nel settembre 2023, la proposta – sottoscritta da diversi parlamentari – mira alla semplificazione delle procedure di ingresso tramite un apposito visto consolare, che potrà essere convertito in permesso di soggiorno permanente dal Comune di residenza, una volta ottenuta la certificazione delle competenze linguistiche e culturali e depositata la documentazione per il riconoscimento dei titoli di studio e professionali. La proposta, inoltre, prevede una serie di agevolazioni fiscali per chi decide di ospitare i giovani che rientrano in Italia.
Gli attori coinvolti nella realizzazione delle misure previste dalla proposta sono: – lo Stato, che garantirà sconti fiscali alle famiglie ospitanti; – le istituzioni locali (regioni ed enti locali), che promuoveranno politiche di contrasto allo spopolamento e agevoleranno il ritorno dei corregionali; – l’associazionismo di emigrazione, che svolgerà un ruolo fondamentale di promozione e informazione sulle possibilità e modalità di rientro; – I patronati, i sindacati, gli istituti culturali e gli enti di formazione professionale all’estero, che contribuiranno a formare e a preparare l’arrivo in Italia.
Il “Comitato 11 ottobre di iniziativa per gli italiani nel mondo” – ha dichiarato Aledda – proporrà nei prossimi mesi una serie di incontri con tutti i soggetti interessati, con l’obiettivo di sostenere l’iter parlamentare della proposta di legge che rappresenta uno strumento efficace per contrastare la crisi demografica italiana e lo spopolamento delle aree interne del nostro Paese.