“Il disegno di legge di ratifica e di esecuzione dell’accordo di sicurezza sociale fra Italia e Canada, firmato a Roma il 22 maggio 1995, con protocollo aggiuntivo firmato a Roma il 22 maggio 2003, arriva con molto ritardo nelle aule parlamentari ed arriva come necessario aggiornamento di importanti modifiche in campo previdenziale intervenute nei due Paesi. Oggi molti altri cambiamenti sono intervenuti. Dobbiamo porci il tema dei processi di revisione degli accordi internazionali che rischiano di essere datati quando arrivano in aula per il voto definitivo. Lo scambio di note può rappresentare uno strumento sufficiente per superare il divario tra cambiamenti nelle legislazioni nazionali ed accordi internazionali. Ed anche per il Canada auspichiamo uno scambio di note che consenta l’inserimento nel campo di applicazione anche dei dipendenti pubblici e dei liberi professionisti che sono rimasti esclusi. Maggiormente in un contesto di nuova sostanziale equiparazione tra dipendenti pubblici e settore privato”. Così ha ricordato l’On. Marco Fedi, deputato Pd eletto all’estero e residente in Australia, in sede di dichiarazione di voto a nome del gruppo del Partito Democratico.
Per Fedi quello raggiunto oggi è un “importante risultato per i rapporti tra i due Paesi, per la ripresa delle ratifiche con Paesi di emigrazione e di presenza italiana e, più in generale, per tutte le forme di tutela previdenziale per i migranti. Nell’annunciare il voto favorevole del Partito Democratico – conclude l’eletto all’estero – ho comunque sottolineato che siamo in presenza di un positivo passaggio che risponde alle richieste della comunità italiana in Canada e che riconosce il lavoro di colleghi eletti nella trascorsa legislatura, tra cui l’On. Gino Bucchino, la neo-eletta On. Francesca La Marca e la relatrice On. Zampa”.
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