La famiglia italiana continua a cambiare modello: si rinforzano forme e stili di vita con qualche novita’. Aumentano, in particolare, i nuclei con una sola persona e dove risiede almeno uno straniero. Quelli in cui le coppie decidono di non sposarsi e di non avere figli. A fotografare l’andamento del fenomeno e’ l’Istat che oggi ha reso noti nuovi dati relativi al 15/o Censimento della popolazione e delle abitazioni che confronta i dati del 2011 con il 2001.
FAMIGLIE +12,8%; +41,3% QUELLE UNIPERSONALI (7.177.537). In aumento anche quelle composte da persone che non hanno alcuna relazione di coppia o del tipo genitore-figlio (+39,1%). In totale, il numero di famiglie italiane e’ cresciuto del 12,8% passando da 21.810.676 a 24.611.766. Quelle composte da una sola persona sono aumentate del 41,3%.
QUASI TRIPLICATA PRESENZA DI STRANIERI IN FAMIGLIE. Dalle 672.506 al 1.828.338, +171,9%. Sono spesso nuclei unipersonali (530.455; il 40% celibi o nubili, in un caso su tre con un’eta’ inferiore ai 34 anni; il 55,2% sono femminili).
IN CALO LE COPPIE CON FIGLI. Sono il 62,6% del 2011 contro il 66,1% del 2001. Il calo maggiore si registra in Sardegna (7%), Trentino Alto-Adige, Puglia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Calabria (oltre 4%). Il 47,5% delle coppie con figli ha solo un figlio, il 41,9% ne ha due e il 10,6% tre o piu’.
AUMENTANO LE COPPIE NON SPOSATE. Sono l’8,9% del totale contro il 3,6% di dieci anni prima (da 510.251 a 1.242.434). Il peso di questo tipo di coppie e’ piu’ evidente nell’Italia settentrionale (10%) e centrale (9,4%) rispetto al Sud (5,2%) e alle isole (6,3%). A livello regionale il primato di coppie non coniugate spetta alla Valle d’Aosta con il 15,9%, seguono Bolzano con il 14,4% e l’Emilia Romagna con il 12,8%; valori minimi in Basilicata (3,8%) e Molise (4,4%).
OLTRE 7.513 COPPIE GAY CONVIVENTI. Ma il dato "e’ sottostimato perche’ raccoglie solo quelle persone che hanno scelto di dichiarare la loro relazione affettiva e la loro convivenza". La maggioranza delle coppie dello stesso sesso che si sono dichiarate e’ concentrata nell’Italia settentrionale ed in particolare nel Nord-Ovest, dove vive il 41,7% di esse.
AUMENTA OCCUPAZIONE, SOPRATTUTTO QUELLA FRA PERSONE IN ETA’ MATURA. Tra i residenti censiti, le forze di lavoro si attestano al 50,8% (contro il 48,6%), gli inattivi al 49,2% (51,4%). Gli occupati sono il 45% (42,9%). Si rafforza la presenza di occupati nella fascia 35-44 anni (circa uno su tre) e soprattutto nelle classi 45-54 (+30,4%) e 55-64 (+57,5%). A questo dato si contrappone la contrazione nelle fasce di eta’ giovani di 15-24 anni (-22%) e 25-34 (-18,4%), frutto sia del calo delle nascite sia della crisi che ha colpito in particolare i giovani. Su 23.017.840 occupati, la componente straniera incide per l’8,2%.
ABITAZIONI, UNA FAMIGLIA SU TRE IN CASA CON 4 STANZE. Sono 24.495.329 le famiglie che dimorano in una abitazione. Il 30,8% (il 41,7% nelle isole maggiori, percentuale piu’ bassa nell’ Italia nord-occidentale) ha quattro stanze a disposizione. Le famiglie che occupano abitazioni con una sola stanza sono 486.881 (il 2% del totale).
3 FAMIGLIE SU 5 HANNO TELEFONO FISSO. Il 68,6% delle famiglie italiane ha un telefono fisso attivo; il 61,2% ha anche almeno un telefono cellulare. Le famiglie senza telefono fisso e senza cellulare sono il 2,2%, il 3,7% nella ripartizione meridionale.
72,1% DELLE FAMIGLIE HA CASA DI PROPRIETA’. Emerge dai dati diffusi nel dicembre 2013. Il 93,3% delle famiglie dimora in una casa intestata ad una persona fisica; il 2,7% vive in case Iacp, l’1,5% in abitazioni appartenenti ad imprese o societa’; l’1% in abitazioni di cooperative edilizie o enti previdenziali. Il 91,4% delle abitazioni ha almeno un impianto di riscaldamento; alle isole e’ il 63,5% mentre al nord e’ oltre il 98%.
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