Il teorico del sionismo Teodoro Herzl (1860-1904) avrebbe molte ragioni di essere fiero di Israele: questo il parere della maggioranza degli israeliani (tutti ebrei adulti) interpellati da Yediot Ahronot in occasione della Giornata della Indipendenza, che si celebra da stasera in base al calendario lunare ebraico. A 64 anni dalla sua fondazione ‘il nostro Stato oggi e’ proprio come lo aveva immaginato’, hanno aggiunto, con un ottimismo diffuso che pare resistere alle inquietudini e agli allarmi.
Dal sondaggio del giornale emerge – forse a sorpresa, vista la grande frammentazione politica e culturale, in parlamento e fuori – una nazione sostanzialmente compatta su alcune radici comuni. ‘Il 90% degli intervistati – scrive il giornale – ha detto di immedesimarsi in modo forte con i valori fondamentali del Paese’. L’ 88% si dice inoltre ‘orgoglioso’ di essere israeliano pur riconoscendo al proprio Paese ha non poche ‘pecche’: fra queste una diffusa volgarita’, ripetute manifestazioni di violenza, e divari sociali.
Scandagliando oltre gli umori profondi della popolazione, il giornale ha rilevato che il 78% si identifica con Tsahal (acronimo delle forze armate): nessuna istituzione tiene testa al prestigio di questo esercito di popolo. In politica, il personaggio piu’ rispettato resta invece il quasi novantenne presidente Shimon Peres, mentre nella letteratura prevale ancora il romanziere Amos Oz, voce culturale liberal spesso fuori tono rispetto agli umori di vasti settori della pubblica opinione odierna e d’una scena politica dominata ormai dalla destra. Entrambi, spiega il giornale, esprimono al meglio i sentimenti profondi del Paese e danno ad Israele un lustro internazionale.
Forse non casualmente in questa giornata di ritrovata fierezza nazionale Yediot Ahronot pubblica anche un significativo annuncio a pagamento con cui il Mossad, come gia’ in passato, ‘chiama alla bandiera’ il meglio della gioventu’, di ambo i sessi. ‘Se sei sofisticato e creativo… sei sospinto da valori elevati … cerchi un ruolo molto impegnativo… se vuoi influenzare gli eventi e dare un contributo alla sicurezza del tuo Paese’, si legge nel testo, il primo passo da compiere e’ l’invio del curriculum vitae all’ indirizzo mail del Mossad. Poi non resta che attendere una risposta.
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