Sulle parole del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres la penso come Marco Zacchera; il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha detto: “È importante riconoscere che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione”.
In verità, mi aspettavo una simile uscita da una persona come Guterres.
Portoghese di 74 anni, prima di diventare segretario generale dell’Onu, Guterres ha avuto un passato di membro del Partito Socialista del suo Paese, di presidente dell’Internazionale Socialista, di primo ministro del Portogallo e di presidente del Consiglio europeo. Dunque, si tratta di un politico navigato.
Rappresenta quella sinistra radicale e di stampo marxista e massimalista, quella sinistra con venature antiamericane. Per questo la sua uscita non mi ha sorpreso.
Chi la pensa come Guterres ritiene che Israele sia la “longa manus” americana in Medio Oriente. Le parole da lui pronunciate suonano come disdicevoli e non contribuiscono a creare un clima di pace.
La penso come Marco Zacchera anche quando scrive che chi giustifica l’attacco del 7 ottobre scorso non voglia la pace ma la guerra. Infatti, le parole di Guterres suonano come una legittimazione di ciò che Hamas sta facendo.
Deve essere ricordato che Hamas è un’organizzazione terroristica che vuole distruggere Israele. Il suo stesso statuto lo dice. Dunque, di cosa si parla? Le chiacchiere stanno a zero.
Non si può non condannare ciò che Hamas sta facendo, a prescindere da tutto. Quanto detto da Guterres è inaccettabile.