L’ex presidente della Camera, Irene Pivetti, candidata sindaco di Roma, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus. Irene Pivetti ha parlato della consultazione andata in scena a Roma sabato e domenica: “E’ stata un bellissimo segnale dei romani che hanno partecipato in tantissimi. Significa che la base ha voluto dire la sua. Con che principio alchemico Bertolaso dice che i suoi voti sono autentici e quelli degli altri taroccati ce lo deve spiegare. Forse non ha notato che la politica è fatta parlando con le persone, è un atto di partecipazione e condivisione, una delle cose più belle che si possono fare in politica. Lui visto che la politica non è il suo mestiere non sa quanto sia importante. Attorno a me si è creato un consenso di parti molto diverse e variegate”.
Esclude, Pivetti, che Bertolaso possa far parte, in futuro, di un suo eventuale team di lavoro: “Bertolaso non l’ho mai incontrato, mi viene difficile immaginare una cosa del genere. Non mi sembra che Bertolaso abbia uno spirito collaborativo, quindi gli leverò il fastidio di una proposta di collaborazione. Bisogna capire chi sono le persone più adatte. Serve un vero candidato capace di amare la città e di risolvere i problemi”.
Su quale sfidante preferirebbe affrontare tra i candidati alle primarie del Pd, Irene Pivetti non si bilancia: “Sfidante del centrosinistra? E’ inutile scegliersi l’avversario, lo scelgono gli elettori. Chiunque sia, sarà interessante uno scontro dialettico, purchè sia civile e nell’interesse della città. Io non credo agli scontri diretti e alle ruspe. Roma merita di più di quello che sta esprimendo”.
Tra Irene Pivetti e Virginia Raggi, c’è la possibilità che il futuro sindaco di Roma sia una donna: “Sarebbe bello se il prossimo sindaco fosse una donna, è un’anomalia che Roma non abbia ancora mai avuto un sindaco donna. In un Paese in cui le donne stanno ai vertici nelle imprese con grande disinvoltura”.
Sui campi rom, Irene Pivetti specifica che rispetto a Salvini usa dei termini diversi: “Salvini vuole la ruspa sui campi rom? Diciamo che a volte usiamo un linguaggio differente. Non ritengo che i campi rom siano compatibili con la vita di una città moderna e normale. Non vanno bene neanche per i rom. Qualità della vita al di sotto del livello di sicurezza necessario. Se non ci sarà la disponibilità dei rom a collaborare si procederà d’ufficio”.
Sul tema prostituzione, mentre Matteo Salvini si è detto più volte favorevole alla riapertura delle Case Chiuse, Irene Pivetti non ne vuole sentire parlare: "Sono assolutamente contraria. Non credo sia dignitoso come mestiere e nessuna secondo me lo sceglie volontariamente, è costretta da qualcuno o indotta dalle condizioni economiche. Non credo che le autorità debbano incoraggiare questo sfruttamento delle donne. Io non immagino che mia figlia un domani possa scegliere tra i vari mestieri, questo lavoro. Voglio che queste persone siano nelle condizioni di fare una scelta davvero libera. Si cita l’alto numero dei clienti, ma è più alto quello dei non clienti. Le prostitute sono persone che vanno sostenute e liberate, tolleranza zero per gli sfruttatori”.
Da Irene Pivetti, in chiusura, una battuta sui ratti che stanno invadendo Roma: “Topi al Colosseo? E’ una cosa terribile, penso che ci sono interventi importantissimi che vanno fatti. Brutto fare campagna elettorale parlando di derattizzazione, ma purtroppo si deve fare perché è un problema da risolvere. Ci sono soluzioni per bonificare come è successo con Fiumicino dopo l’incendio. Trovo impensabile che ci presentiamo al mondo con questo biglietto da visita”.
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