“Questo è un momento nel quale normalmente si torna a casa, voi non tornerete a casa ma casa vostra non è lontana. Casa vostra vi vede, vi guarda, è fiera dei vostri sacrifici e vuole ringraziare per quei sacrifici. E se è vero che il Natale si passa in famiglia e che la patria è una madre, allora una madre non può mancare in momenti come questi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, incontrando in Iraq i militari del I Reggimento “Tuscania” e XIII Reggimento “Friuli Venezia Giulia” dei Carabinieri.
“Noi siamo consapevoli – ha aggiunto – di quello che le nostre forze armate hanno costruito in questo territorio, siamo consapevoli del fatto che il cammino di un’Italia seria, rispettosa e rispettata, credibile e coraggiosa, è stato lastricato dal sacrificio vostro e di tanti prima di voi. E che quindi a voi dobbiamo la nostra testa alta, il nostro passo sicuro. E allora non si può non fare questo gesto simbolico di essere qui a dire grazie, a dire che per quanto siate 4mila chilometri lontani da casa, non siete lontani da casa. Casa vostra sa, vede e ringrazia e io credo che fosse mio dovere essere qui oggi come altri ministri stanno facendo con altri rappresentanti delle forze armate che sono lontani da casa in giorni come questi”.
Visualizza questo post su Instagram“Il lavoro che noi stiamo facendo qui, che voi state facendo qui, è un lavoro enorme – ha proseguito la premier -. Il comando di una missione Nato in un territorio così strategico e particolare per la stabilità globale è chiaramente per l’Italia motivo di grande onore e di grande orgoglio. Non è qualcosa che ha costruito la politica ma qualcosa che avete costruito voi. Dal più alto dei generali all’ultimo dei soldati è un lavoro che avete costruito voi e del quale noi dobbiamo ringraziarvi. Ed è un lavoro con il quale l’Italia ancora una volta dimostra la sua capacità di essere sì una nazione che sa offrire eroismo, sacrificio, professionalità ma che sa anche offrire umanità e in questo noi abbiamo sempre fatto la differenza, lasciamo un segno del nostro passaggio. E’ la nostra storia, la nostra identità, la nostra cultura, ma quella storia, quella identità e quella cultura camminano sulle vostre gambe, attraverso i vostri occhi e attraverso la vostra dedizione. E quindi l’Italia deve dirvi grazie perché l’Italia sa che può contare su di voi. Quello che vorrei che voi sapeste, guardandomi, è che voi potete contare sull’Italia. Grazie davvero e buon Natale a tutti”.