Luigi Di Maio, titolare della Farnesina, in un’intervista che trasmessa questa sera alla trasmissione “Fuori dal Coro” su Rete4, a proposito del recente attentato ai militari italiani in Iraq, ha spiegato che la messa a disposizione delle nostre competenze per la formazione delle forze che combattono lo Stato islamico rispecchia i valori della nostra Costituzione.
“I nostri soldati – ha detto Di Maio – fanno un grande lavoro non solo all’estero, ma anche qui in Italia attraverso iniziative come Strade Sicure”. “Come cittadini – ha aggiunto il ministro degli Esteri – dovremmo essere piu’ grati ai nostri militari, e avere grande rispetto per il loro servizio”.
Parlando del Movimento 5 Stelle, “ha da poco compiuto dieci anni ed e’ inevitabile che alcune cose al suo interno debbano cambiare”. “Sicuramente ci sono dei cambiamenti da fare, ma nonostante tutto all’interno del partito e dei gruppi parlamentari c’e’ sempre la stessa voglia di fare”.
Su un possibile sostegno ad un’eventuale candidatura di Mario Draghi alla presidenza della Repubblica “non mi sbilancio: abbiamo ancora un capo dello Stato nel pieno esercizio delle sue funzioni, e sarebbe come tirare la giacca a Mattarella”. “Come si cambia”, ha aggiunto, commentando il presunto sostegno espresso da Matteo Salvini in merito alla questione. “Passare dall’essere sovranisti a sostenere Draghi dovrebbe fare piu’ notizia di quanto non abbia fatto”.
“Se fossimo andati a votare a settembre avremmo perso il taglio dei parlamentari, lo so che magari e’ poco, ma alla fine mancava poco, e c’e’ chi ha fatto cadere il governo ad agosto”. “Saranno i cittadini a giudicare, alla fine del mandato se abbiamo fatto bene”.
Replicando a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Pur di non perdere la poltrona, Meloni votò la fiducia al governo Monti e una legge ignobile come la legge Fornero”. “Chi viene pagato con soldi pubblici da quando aveva 20 anni non può dare a me del poltronaro”, rimarca il leader del M5S.